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A Licata si spala fango e si contano danni del Salso

A Licata, dopo l’esondazione di ieri del fiume Salso  il centro operativo comunale (Coc) è ancora in funzione, si guarda alla foce e al letto del fiume, ma anche alle previsioni del tempo. Oggi e domani non sono previste piogge, forse martedì ci saranno nuovi temporali.

“Licata ieri ha subito e, di nuovo, pagato tutti gli errori della Sicilia perché il Salso non viene rispettato. Con una violenza e una velocità inaudita, dopo mesi e mesi di siccità, tutta l’acqua è stata scaricata verso il mare”, ha detto il sindaco Angelo Balsamo che è in costante contatto con la Regione. “Ho già sentito gli assessori regionali Barbagallo, Savarino, Di Mauro. Qui la situazione è drammatica e bisogna intervenire con urgenza ed emergenza perché il danno è di svariati milioni di euro”, spiega l’amministratore che ha già chiesto, nelle more di una quantificazione dei danni, il riconoscimento dello stato di calamità naturale.

Pale meccaniche, operai e volontari stanno cercando di fare in fretta, a Licata, per ripulire i quartieri dove sorgono gli istituti scolastici. L’obiettivo è non far perdere giorni di scuola agli studenti. Ma non c’è ancora certezza che domani potranno tornare sui banchi.

“Già ieri sera abbiamo lavorato su corso Serrovira, attorno al liceo e agli altri istituti scolastici – spiega il sindaco Angelo Balsamo – . Stiamo continuando a farlo e speriamo di riuscire a ripulire tutto entro la prima serata. Abbiamo altre 8 ore a disposizione. Decideremo in serata”. 

Licata, anche il sindaco Balsano in azione
Licata, anche il sindaco Balsano in azione

“Il mercato ortofrutticolo è  sommerso dall’acqua, stiamo lavorando senza soste per ripulirlo. Gli imprenditori sono disperati, interrompere il ciclo produttivo sarebbe devastante” aggiunge il sindaco Balsamo, mentre, in maniche corte dà una mano a protezione civile, volontari e agli stessi cittadini a spalare fango e fare defluire l’acqua che ha del tutto sommerso, fra le altre cose, la struttura commerciale di via Giarretta. “Stiamo lavorando in mezzo al fango, il mercato ortofrutticolo di via Giarretta e la vicina stazione ferroviaria sono sott’acqua e pieni di rifiuti. Ci sono tanti mezzi, tanti volontari e tutti i dipendenti comunali. Speriamo di riuscire a liberare il mercato ortofrutticolo entro le prossime ore, gli imprenditori sono tutti disperati”.

Balsamo continua: “L’alluvione ha distrutto alcune aziende, non hanno perso soltanto il prodotto, ossia peperoni, melanzane, zucchine che, dopo 3 mesi di lavoro, erano pronti per la raccolta. Ma hanno perso anche le serre, i tunnel e tutti gli impianti. La piena del fiume – aggiunge ancora – ha portato via i motori, gli impianti stessi. Se non verrà sostenuta adeguatamente l’agricoltura di Licata potrà considerarsi morta, finita. Serve – conclude – un intervento immediato perchè altrimenti perderemo economia e centinaia di posti di lavoro, indotto compreso”.