“Abbiamo appreso che il Comune di Agrigento non è più disponibile a farsi carico del pagamento delle utenze elettrica, idrica e telefonica della biblioteca Lucchesiana”.
Insorge, cosi Adele Falcetta presidente dell’associazione Italia Nostra sezione di Agrigento che poi continua: “E’ di chiara evidenza che, se ciò dovesse avvenire, la biblioteca dovrebbe chiudere. Una simile prospettiva ci preoccupa non poco, almeno per le seguenti, certo non esaustive, ragioni: la biblioteca Lucchesiana è stata destinata dal vescovo Lucchesi Palli alla città di Agrigento. Lo scopo del fondatore era quello di promuovere e rendere accessibile a tutti la cultura, e sarebbe veramente incomprensibile che, a distanza di 250 anni, si verificasse una situazione che, al contrario, denoterebbe una scarsa attenzione alla cultura stessa; la biblioteca – fa sapere Falcetta – è un fiore all’occhiello della città di Agrigento, e presso la stessa si recano studiosi provenienti da ogni parte del mondo per consultare i preziosi e rarissimi volumi e manoscritti custoditi; proprio per la particolare attenzione che gli studiosi dedicano alla Biblioteca Lucchesiana, una sua chiusura comprometterebbe gravemente l’immagine della nostra città; Agrigento si è giustamente candidata a divenire capitale Italiana della cultura: scelta che la nostra associazione ha apprezzato, condiviso e sostenuto. Appare – dice Falcetta – ora paradossale che si consenta la chiusura di un importantissimo bene culturale; ci prepariamo a celebrare i 2600 anni di storia della nostra città, con varie iniziative tutte certamente di valenza culturale; ma nel contempo giungeremmo all’atteso 2020 senza un bene di primaria importanza; presso la Biblioteca si sono organizzate, da alcuni anni a questa parte, importanti iniziative che hanno visto la presenza di eminenti studiosi e di note personalità della cultura, italiani e stranieri, sempre con la partecipazione di un pubblico attento e numeroso. Siamo ben consapevoli delle difficoltà di carattere economico che il Comune si trova a gestire. Siamo però convinti che per ogni problema vi sia una soluzione, se ci si impegna a cercarla. Chiediamo dunque con forza il Suo impegno in tal senso, e confidiamo che il nostro accorato appello venga ascoltato”.“