Le mareggiate dello scorso inverno sono state il colpo di grazia. Il mare ha ormai quasi del tutto ingoiato la spiaggia di Eraclea Minoa. E così uno dei lidi storici dell’Agrigentino rischia di scomparire, costretto ad attendere i tempi della burocrazia per una speranza di salvezza. Il progetto per arginare l’avanzata del mare a Eraclea c’è da un bel po’. Lo ha messo a punto il commissario regionale per il Rischio idrogeologico, Maurizio Croce. Ed è un progetto molto ambizioso, come riporta oggi il Giornale di Sicilia: prevede di realizzare tre pennelli a mare, nei punti principali del lungo golfo di Eraclea. Si tratta di barriere di scogli che risulterebbero in gran parte invisibili ma che avrebbero l’effetto di arginare l’avanzata del mare. Inoltre il progetto già predisposto prevede anche di ricostituire la spiaggia erosa sfruttando la sabbia prelevata dalla vicina spiaggia di Siculiana, simile per colore.
A quel punto il litorale di Eraclea dovrebbe ritrovare la sua originaria conformazione: una lunga distesa di sabbia davanti a un mare azzurro pastello e con alla spalle una vasta pineta (ormai anche questa semidistrutta da mare) e ai lati la scogliera bianca che è la caratteristica principale di questo tratto di costa. Il progetto ha già un finanziamento di 4 milioni e mezzo che potrebbe essere subito impiegato. E tuttavia da qui in poi l’iter per riportare la spiaggia di Eraclea al suo antico splendore deve fare i conti con i tempi della burocrazia, più lenti di quelli con cui il mare avanza. Croce ha spiegato che il progetto è stato inviato parecchi mesi fa all’assessorato regionale all’Ambiente, guidato da Toto Cordaro, a cui spetta l’autorizzazione finale dopo la valutazione di impatto ambientale. Ed è proprio questo passaggio che non è stato ancora completato perché la commissione che deve esprimere questa valutazione è stata decapitata dopo lo scandalo Arata.
“Una volta arrivata l’approvazione dell’assessorato – ha calcolato ancora Croce – bisognerà mandare il progetto in gara d’appalto e poi serviranno almeno 300 giorni per completare le opere. Significa che occorre ancora un anno e nella migliore delle ipotesi la spiaggia tornerebbe fruibile alla fine della prossima estate”.