In una nota stampa il Sindaco di Agrigento, Calogero Firetto, racconta il percorso che l’Amministrazione ha fatto per avviare la raccolta differenziata, la lotta contro gli incivili che abbandonano in ogni angolo della città di Pirandello i rifiuti, e la riduzione della Tari. “Una storia di civiltà, una storia vera: la racconteremo negli anni che verranno. C’era una volta un sistema di smaltimento dei rifiuti costosissimo per i cittadini. Questo sistema era ormai insostenibile anche per l’ambiente. Tutto cominciò nel 2015. Fu allora che si parlò di futuro e di raccolta differenziata. Tante erano le difficoltà e numerosi gli ostacoli. Si cominciò con alcuni passi importanti. C’era, a quel tempo, un esubero di operatori ecologici che gravava sulle famiglie e sulle aziende: 168 dipendenti per meno di 60 mila abitanti. Furono ridotti di 48 unità, senza che nessuno di loro si trovasse senza occupazione. Poi si prese il coraggio a due mani e si disse addio ai cassonetti e allo smaltimento in discarica. Si cominciò in via sperimentale in un quartiere e poi si estese il cambiamento a tutta la città. Era il 2018. I costi si ridussero in poco tempo e furono scoperti, nelle prime settimane dall’avvio, 1.200 evasori. Via via se ne scoprirono tanti altri e il costo del servizio che gravava su ogni famiglia di contribuenti si ridusse ulteriormente. Nelle case i bambini insegnavano agli adulti come differenziare nel modo migliore. Erano loro a mostrare ai genitori di quanta plastica e cartone fosse composta la spazzatura, plastica, vetro e cartone che prima di allora finiva in discarica e che invece, grazie alla raccolta differenziata, divenivano materiali riciclabili. Gli adulti li ascoltavano, gli anziani seguivano i loro consigli per non sbagliare a differenziare. In breve tutta la città imparò a salvaguardare l’ambiente e a chiedersi come fosse possibile in passato vivere in una città con i cassonetti ricolmi di rifiuti. Perfino i più lenti ad abituarsi si adeguarono. A poco a poco tutti furono capaci di differenziare. Non è una favoletta o una realtà impossibile. Senza retorica, questa è una storia vera, storia di questi giorni, di cui protagonisti principali sono proprio i bambini, perché è a loro che appartiene il futuro, il futuro di Agrigento e di un mondo migliore. Andiamo avanti! #agrigento2020”.