“Uccise il consuocero per un matrimonio non gradito”, pensionato condannato a 9 anni
La pena inflitta, dunque, viene ridotta di quasi cinque anni rispetto al primo grado di giudizio
Nove anni di reclusione per l’omicidio preterintenzionale del consuocero Mario Vincenzo Lauricella, meccanico sessantenne travolto con un’auto, e le lesioni personali ai danni della futura nuora. Lo ha stabilito la seconda sezione della Corte di assise di appello di Palermo, presieduta dal giudice Angelo Pellino, nei confronti di Luigi Lalomia, 79 anni, pensionato di Canicattì (difeso dall’avvocato Calogero Meli). La pena inflitta, dunque, viene ridotta di quasi cinque anni rispetto al primo grado di giudizio quando Lalomia venne condannato a 14 anni e 6 mesi di carcere. La Corte di assise di appello, infatti, ha escluso le aggravanti dei futili motivi e dell’aver approfittato di circostanze tali da ostacolare la privata difesa. Confermata nel resto la sentenza.
La vicenda risale al 30 maggio 2021 quando, a margine dell’ennesima violenta discussione, la situazione degenerò. Il pensionato, a bordo di un Fiat Doblò, investì il consuocero schiacciandolo contro il muro del magazzino. Mario Vincenzo Lauricella in quell’occasione, prima di essere travolto dal mezzo pesante, riuscì a salvare la figlia spingendola fuori dalla traiettoria del veicolo. Il meccanico morì all’ospedale di Messina dopo un mese di agonia.