Il Gip del Tribunale di Palermo Guglielmo Nicastro ha revocato in toto, disponendo l’immediata scarcerazione, il provvedimento di custodia cautelare nei confronti di Viorel Frisan, di 37 anni, di Gibellina, assistito dall’ avvocato Michelangelo Zino del foro di Palermo, finito in manette e al centro di un terribile giro di prostituzione tra le campagne di Menfi e Gibellina.
La vicenda coinvolge una minore finita nelle grinfie della stessa madre che, sotto compenso e minacce, secondo l’accusa, l’avrebbe fatta prostituire con estranei, gente dai 18 ai 69 anni. Le accuse sono gravissime: induzione alla prostituzione minorile, sfruttamento e favoreggiamento della stessa, nonché violenza sessuale ed atti sessuali con minorenne, aggravati (poiché consumati ai danni di una vittima quattordicenne).
La decisione del Gip è maturata dopo la prima fase dell’incidente probatorio, cominciato il 10 luglio scorso, dato che la minore violentata ripetutamente ha escluso la partecipazione del rumeno ai fatti contestati.
Oltre la madre e Viorel Frisan, erano finiti in manette anche i “clienti” della ragazzina: si tratta di Pietro Civello, 60 anni di Gibellina, Calogero Friscia, 25enne di Menfi, Vito Sanzone, 43 enne di Menfi e Vito Campo, 69enne di Menfi.
La ragazzina è stata già allontanata da casa della madre già dal 2017 quando sono cominciate le indagini. Secondo la Procura della Repubblica di Palermo la madre per gli incontri chiedeva dai clienti, a secondo della “prestazione”, dai 30 ai 200 euro.
Nell’udienza preliminare la ragazzina ha in pratica confermato le accuse parlando per 7 ore.
Ora l’incidente probatorio dove la quattordicenne avrebbe confermato i fatti e retroscena precisando tuttavia anche che Viorel Frisal non l’avrebbe mai toccata e molestata.
Ed il Gip Nicastro, con parere concorde del pubblico ministero, ha disposto la scarcerazione di Viorel che si trovava ai domiciliari.
In pratica nel rievocare tutte le brutali vicende che l’hanno riguardata la minore ha escluso ogni violenza da parte del rumeno indicando in un altro uomo, ancora oggi sconosciuto, chiamato Fiorello, quale autore di gravi molestie e abusi.
Ora si aspetta il 9 settembre, quando, sempre nell’ambito dell’incidente probatorio, vi sarà l’esame del perito nominato dal giudice per stabilire l’attendibilità e la maturità della ragazzina.