Operazione Mercurio
Mafia e politica andavano a braccetto. È quanto emerso dall’inchiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Catania che ha portato questa mattina all’arresto di 19 persone. Tra loro vi sono anche il deputato regionale Giuseppe Castiglione, capogruppo del Movimento per l’Autonomia, il sindaco di Ramacca, Nunzio Vitale, e i consiglieri comunali Salvatore Fornaro e Matteo Marchese.
Antonino Bergamo, Emanuele Bonaccorso, Rosario Bucolo, Giuseppe Castiglione, Giuseppe Coco, Antonino Della Vita, Antonio Di Benedetto, Domenico Di Gaetano, Pierpaolo Luca Di Gaetano, Vincenzo Fresta, Salvatore Fornaro, Matteo Marchese, Ernesto Marletta, Rosario Marletta, Salvatore Mendolia, Salvatore Mirabella, Santo Missale, Vincenzo Rizzo, Nunzio Vitale.
L’inchiesta Mercurio rappresenta la prosecuzione del procedimento Agorà e, secondo la Dda di Catania, ha consentito di “acquisire un grave quadro indiziario sulla base del quale sono stati ricostruiti gli affari criminali della famiglia catanese dei Santapaola-Ercolano sviluppati attraverso gruppi a loro storicamente collegati quali quello del Castello Ursino e quello della famiglia di Ramacca, quest’ultima egemone nel territorio anche dopo l’arresto nel 2022 del suo esponente di vertice, Pasquale Oliva. Il quadro indiziario anche evidenziato la capacità dei clan di infiltrarsi nelle istituzioni, attraverso soggetti politici locali dei quali hanno sostenuto la candidatura rispettivamente per le tornate elettorali per i Comuni di Misterbianco e Ramacca del 2021 e dell’Assemblea Regionale Siciliana del 2022. L’indagine avrebbe individuato e ricostruito l’organigramma del sodalizio mafioso del gruppo del Castello Ursino, con a capo la figura di Ernesto Marletta e quella di organizzatore di Rosario Bucolo. Quest’ultimo risulterebbe impegnato, attraverso altri affiliati, anche nella gestione di estorsioni ai danni di diverse attività commerciali e imprenditoriali del centro città, con richiesta di tangenti o l’imposizione di manodopera, nel trasferimento fraudolento di valori attraverso fittizie intestazioni, strategia adottata dai vertici del gruppo per la creazione, grazie anche a professionisti compiacenti, di attività, nel settore delle onoranze funebri, fittiziamente intestate a terzi e funzionali all’interesse dell’associazione. E due società sono state sequestrate su disposizione del gip: la Nicotra Biagio Alessio e le onoranze funebri San Marco.