Giudiziaria

La piazza di spaccio della Guadagna e la consegna di 8 chili di hashish ad un agrigentino

Nelle carte dell'inchiesta emerge la consegna di ben 8 chili di hashish ad un agrigentino arrivato a Palermo per rifornirsi

Pubblicato 1 giorno fa

Emerge anche una storia del tutto agrigentina tra le righe delle oltre centocinquanta pagine di ordinanza con la quale questa mattina sono state eseguite venticinque misure cautelari nell’ambito di una maxi operazione della Polizia che ha smantellato le piazze di spaccio palermitane della Guadagna e di Falsomiele. L’inchiesta, coordinata dalla procura e condotta dalla squadra mobile di Palermo, ha portato alla luce l’esistenza di due organizzazioni criminali dedite al traffico ed allo spaccio di cocaina ed hashish. Due bande che avevano una capillare presenza sul territorio, molti soldi e tanti acquirenti provenienti anche dal resto della Sicilia. Anche da Agrigento.

È quanto documentato dagli investigatori nel maggio 2022 quando un 53enne agrigentino si reca a Palermo esclusivamente per ricevere una partita di ben 8 chilogrammi di hashish. L’agrigentino viene filmato mentre parcheggia l’automobile in una porzione defilata della casa di Domenico Scarantino, oggi finito in manette. In un secondo momento viene documentato l’arrivo di Francesco Genova, ritenuto il braccio destro di Salvatore Binario, uno dei capi delle due organizzazioni. Ad attirare l’attenzione della polizia è un sacco blu che viene preso da uno scooter e consegnato al 53enne agrigentino. Quest’ultimo, dopo aver riposto nel bagagliaio della sua Fiat Punto lo stupefacente, si allontana per fare rientro a casa. Un rientro che non farà poiché i poliziotti, che avevano documentato tutto, lo hanno fermato e controllato: in auto aveva otto chili di hashish suddivisi in panetti da 100 grammi ciascuno. Per l’agrigentino scattarono le manette. 

GLI ARRESTATI

Al termine dell’operazione antidroga a Palermo, il gip Lirio Conti ha disposto gli arresti in carcere per Salvatore Binario, 41 anni, di Palermo, Paolo Castelluccio, 41 anni di Palermo, Giancarlo Colletti, 51 anni, di Marsala (Trapani), Mariano Domenico Corso, 37 anni, di Regio Calabria, Giuseppe Davì, 46 anni di Palermo, Salvatore Alessio Ficarra, di 31 anni, di Palermo, Francesco Genova, 45 anni di Palermo, Silvio La Rocca, 35 anni di Palermo, Giuseppe Lo Muto, 31 ann,i Palermo, Salvatore Luisi, 36 anni, Palermo, Antonino Mercurio, 37 anni Palermo, Manuel Monorchio, 26 anni, Reggio Calabria, Vito Parrinello, 31 anni, Marsala (Trapani), Salvatore Patti, 41 anni, Palermo, Guido Riccardi, 39 anni Palermo, Gioacchino Salamone, 61 anni Palermo, Antonio Scarantino detto Nino, 48 anni di Milano, Rosario Danilo Scarantino, 28 anni di Palermo, Domenico Scarantino, 65 anni di Palermo, Gabriele Scarantino, 34 anni, di Scandiano, Umberto Scarantino, detto Alberto, 63 anni di Palermo, Giovanni Torino 65 anni di Palermo. I domiciliari sono stati disposti per Pasquale Cianella, 74 anni, di Reggio Calabria e Salvatore Megna di 61 anni di Palermo.

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