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Incompiute e spazzatura: il viaggio di Grandangolo tra centro urbano e boschi (vd-ft)

Icori, Fondacazzo,Villaseta, Rosselli sono solo alcuni luoghi che in un solo pomeriggio siamo riusciti a documentarvi, ma c'è tanto altro e le vostre segnalazioni ci stanno inondando

Pubblicato 3 ore fa

Pindaro la definì “la più bella fra le città dei mortali”. Agrigento: ambita meta turistica famosa in tutto il mondo per la Valle dei Templi ha una grande sfida da affrontare nel 2025. Alla città di Pirandello è stato affidato il titolo di Capitale della Cultura grazie al dossier “Il sé, l’altro e la natura. Relazioni e trasformazioni culturali“ che ha coinvolto oltre la stessa città, anche gli altri comuni del territorio e l’isola di Lampedusa. Il “sè” rappresenta l’identità di una comunità, rappresenta quello che la città ha da offrire non solo ai suoi abitanti ma, soprattutto, ai tanti turisti che vengono a visitare Agrigento. Non solo templi e non solo mare: c’è tanto da recuperare, c’è tanto migliorare, forse sarà una corsa contro il tempo, ma non possiamo presentare ai turisti che arrivano: un parcheggio pluripiano di Piazzale Rosselli, che risulta incompleto, abbandonato a sè stesso, pieno di rifiuti di ogni genere, trasformato la notte in rifugio per qualche senzatetto. Un parcheggio che potrebbe servire a snellire il traffico in centro, invece da tempo ormai lasciato al suo destino. Per non parlare del Parco Icori (dell’Addolorata), altra opera incompiuta, con un grande anfiteatro all’aperto che potrebbe essere utilizzato per svariati spettacoli teatrali o musicali sotto un cielo pieno di stelle da fare invidia a qualsiasi altro teatro “moderno” della Sicilia. Non vogliamo sognare ad occhi aperti, ma, dall’alto, abbiamo visto da quanta bellezza è permeata la città di Pirandello. Abbiamo anche visto come il bosco di contrada Fondacazzo, con un’area picnic, una cappella, un campo di bocce, un barbecue e tanti parcheggi sia sommerso da tanta spazzatura: un polmone verde, immenso, da poter essere utilizzato per dei trekking (organizzati ogni settimana da tante associazioni del territorio che riescono a mettere insieme centinaia di persone da ogni parte della provincia) immersi nella natura (e qui ci colleghiamo al dossier di Capitale della cultura) trasformato piuttosto in una discarica abusiva dove si può trovare di tutto: dalla legna, ai giocattoli vecchi, televisori, pc, materiale edile, vecchie sedie di ufficio, materassi, insomma c’è davvero di tutto. Qui la colpa, però, è dell’essere umano! Di chi non ha ancora capito che se vuole migliorare il luogo in cui vive lo deve prima rispettare e poi farlo rispettare agli altri. Parlando di incompiute ci viene in mente anche il campo di atletica che si trova nell’enorme frazione di Villaseta. Decenni di incuria e mancanza di manutenzione hanno portato al totale degrado della struttura rendendola inutilizzabile per gli atleti e per la comunità agrigentina. L’asfalto è ormai completamente deteriorato con crepe e buche che rappresentano un pericolo per la sicurezza degli atleti, le linee che delimitano le varie corsie sono sbiadite e in molti punti del percorso sono completamente scomparse, le tribune e i recinti sono fatiscenti rendendo impossibile l’organizzazione di qualsiasi evento sportivo o competizione. È incredibile pensare che un impianto sportivo che un tempo ha ospitato eventi di rilievo nazionale sia stato lasciato in uno stato di abbandono per così tanto tempo e giace lì inerme, senza più nemmeno l’anima del vergognoso cemento che darebbe anche un senso atroce di ecomostro se non fosse che la natura si sta riprendendo i propri spazi.

Icori, Fondacazzo,Villaseta, Rosselli sono solo alcuni luoghi che in un solo pomeriggio siamo riusciti a documentarvi, ma c’è tanto altro e le vostre segnalazioni ci stanno inondando. La domanda, senza rancore, che nulla ha a che vedere con ‘odio sociale’ o con essere ‘detrattori’ è una e una sola: Agrigento Capitale della cultura 2025 è davvero pronta ad affrontare questa sfida verso la bellezza?

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