Dopo la condanna in primo grado a 6 anni e 8 mesi per concorso esterno in associazione mafiosa, nell’ambito del processo scaturito dalla maxi inchiesta Montagna, arriva l’applicazione della sorveglianza speciale nei confronti dell’ex sindaco di San Biagio Platani, Santino Sabella. Nei suoi confronti scatta, dunque, l’obbligo di dimora nel comune di residenza per la durata di un anno e tre mesi. L’ex primo cittadino, che è stato anche interdetto dai pubblici uffici dovrà anche risarcire le persone offese costituitesi parte civile nel processo.
L’ex primo cittadino è stato arrestato nel 2018 nell’ambito della maxi operazione dei carabinieri del Comando di Agrigento denominata “Montagna”. Secondo l’accusa Sabella avrebbe stretto un patto con il boss del paese agrigentino, Giuseppe Nugara, che avrebbe poi portato alla sua elezione. In cambio avrebbe favorito il clan nella gestione di alcuni appalti del Comune. Sabella, difeso dagli avvocato Mormino e Gaziano, si è sempre proclamato innocente affermando durante nel corso del dibattimento di “aver agito sempre nell’interesse della comunità di San Biagio Platani”.