Diventa definitiva la condanna a cinque anni e quattro mesi nei confronti di Angelo Ivan Lo Brutto, 28 anni, pizzaiolo di Canicattì. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione che, rigettando il ricorso della difesa, ha confermato quanto già sancito nel primo e secondo grado di giudizio. L’uomo è accusato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, ricettazione, minacce e danneggiamento. Lo scrive il quotidiano La Sicilia.
La vicenda risale a due anni fa quando il giovane venne arrestato dai poliziotti del commissariato di Canicattì. Gli agenti perquisirono casa e luoghi di lavoro del pizzaiolo in seguito ad una lite in strada culminata con l’esplosione di sei colpi di arma da fuoco contro l’auto di un coetaneo. La polizia, grazie anche alle immagini delle telecamere, era convinta della responsabilità del ragazzo. A margine della perquisizione la scoperta davvero inaspettata: oltre trecento grammi di cocaina, un bilancino, sostanza da taglio, un tirapugni, quasi quindicimila euro in contanti e la “famosa” pistola calibro 7.65.