Una donna di Gela, Giuseppa Savatta, 41 anni sposata con un ingegnere, insegnante di sostegno precaria in una scuola media di Caposoprano, ha ucciso i suoi le due figliolette, di 10 e 7 anni e poi ha tentato di suicidarsi, dopo aver ingerito candeggina, tentando di buttarsi dal balcone della sua casa, al secondo piano di un edificio di via Passaniti, nel cuore del centro storico a pochi metri dalla Cattedrale.
Il marito, Vincenzo Trainito, ingegnere, insegnante in una scuola superiore della città, raggiunto al telefono dalla donna, è intervenuto ed è riuscito a bloccarla ed ha scoperto l’immane tragedia.
La donna avrebbe ucciso i figli avvelenandoli. Qualche vicino sussurra che soffrirebbe da tempo di depressione.
Giuseppa Savatta si trova ora ricoverata nel reparto psichiatria dell’ospedale Vittorio Emanuele sotto stretta osservazione. Non correrebbe pericolo di vita.
Sul posto polizia e carabinieri e il procuratore Fernando Asaro ed il sostituto Monia Di Marco.