Porta una pistola al bar, esplode probabilmente per errore un colpo all’interno del bagno e si ferisce ad una mano. È successo nella notte tra lunedì e martedì in un noto locale di Canicattì, punto di ritrovo della movida cittadina. Protagonista della vicenda è un trentanovenne del posto – C.T. – arrestato poco dopo dai carabinieri per i reati di detenzione e porto in luogo pubblico di arma e ricettazione. La pistola, una “Mauser” calibro 7.65, aveva parte del numero di matricola punzonato.
La dinamica dei fatti non è ancora del tutto chiara e la prima cosa da accertare è il motivo per il quale l’uomo camminasse armato. L’uomo si trovava nel locale in viale Regina Margherita quando dall’interno del bagno è stato udito un forte boato che ha provocato il panico. Il trentanovenne si è recato poi in ospedale per una ferita alla mano, per sua fortuna non grave. Così, dopo la segnalazione, i carabinieri hanno avviato immediatamente l’attività investigativa rintracciando l’uomo poco dopo.
I militari dell’Arma, a margine di una perquisizione locale e veicolare, hanno rinvenuto la pistola con matricola abrasa, un bossolo calibro 7.65 e un’ogiva frantumata. Sequestrati anche gli indumenti che l’indagato indossava al bar. Il trentanovenne è stato arrestato e posto ai domiciliari in attesa dell’udienza di convalida che si celebrerà oggi pomeriggio davanti il gip Micaela Raimondo. L’inchiesta è coordinata dal pm Elenia Manno mentre l’indagato è difeso dall’avvocato Calogero Meli.