Nella mattinata di oggi a Caltanissetta personale dei locali Comandi Provinciali della Guardia di Finanza e dei Carabinieri, in esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Caltanissetta su richiesta della locale Procura della Repubblica, ha, rispettivamente arrestato sei persone (funzionari pubblici ed imprenditori), sottoponendoli agli arresti domiciliari e notificato misure interdittive della sospensione dall’esercizio dell’ufficio pubblico per la durata di un anno, nei confronti di altri due funzionari, sempre del Comune di Caltanissetta, ed eseguito provvedimenti di sequestro preventivo di due imprese edili del nisseno.
Con la stessa ordinanza sono state notificate misure interdittive della sospensione dall’esercizio dell’ufficio Pubblico per la durata di un anno nei confronti di altre due persone, tutte impiegate presso il comune di Caltanissetta e il divieto di ricoprire uffici direttivi di persone giuridiche o di imprese, sempre per la durata di un anno, nei confronti di tre legali rappresentanti di associazioni operanti nel capoluogo, nonché il sequestro di cinque associazioni di Caltanissetta. Agli arrestati vengono contestati diversi episodi di corruzione, concussione, indebita induzione, abuso d’ufficio e falsità materiale ed ideologica in atti pubblici.
Dalla indagine denominata “Perla nera”, emerge che i reati commessi dagli arrestati, in concorso tra loro, contro la Pubblica Amministrazione, sono stati commessi dal 2012.
Le manette sono scattate ai polsi di un dirigente e un funzionario dell’ufficio tecnico del Comune di Caltanissetta, l’architetto Armando Amico e l’ingegnere Giorgio Salamanca, un funzionario del Comune di San Cataldo, il geometra Daniele Silvio Baglio, tre imprenditori edili, due di Caltanissetta, i fratelli Calogero e Ivano Venniro, e uno di San Cataldo, Salvatore Ficarra. Ad altri due funzionari del comune di Caltanissetta, Salvatore Lanzafame e Salvatore Longo, entrambi impiegati nell’ufficio tecnico, è stata notificata, invece, la sospensione per un anno dall’esercizio del pubblico ufficio.
Eseguiti poi dai finanzieri del Nucleo di Polizia tributaria del Gico (Gruppo investigazione criminalità organizzata) due provvedimenti di sequestro preventivo delle due imprese edili, la 2V Costruzioni srl e la Ditta individuale Venniro Calogero, riconducibili ai fratelli Venniro, di mezzi e beni strumentali delle ditte per un valore complessivo di circa1,5 milioni di euro. Contestualmente i carabinieri del Comando provinciale di Caltanissetta hanno notificato la misura della sospensione dall’esercizio dell’ufficio pubblico per la durata di un anno a Claudio Carmelo Bennardo, attuale dirigente del servizio finanziario e ragioniere generale del Comune di Caltanissetta; e a Vito Di Palma, direttore del servizio cimiteriale del Comune.
Interdizione dai pubblici uffici per un anno anche per Angelo Bellomo, legale rappresentante della società di mutuo soccorso “Regina Margherita”; Rosario Scancarello, legale rappresentante della “Mutua Società Cattolica Maria Santissima della Catena”, Giovanni Rivituso, legale rappresentante della società di mutuo soccorso “Militari in Congedo”. Sequestrate le società di mutuo soccorso “Rosso di San Secondo” e la onlus A.N.P.S. sezione Calogero Zucchetto.
L’indagine si è avvalsa delle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia.L’attività investigativa è iniziata per cercare di individuare i rapporti di parentela e di “affari” tra la famiglia di imprenditori Venniro, l’ingegnere Salamanca e l’ergastolano Salvatore Curatolo. Da quanto è emerso dalle indagini curate in sinergia con la Guardia di Finanza per la valutazione della documentazione finanziaria e degli accertamenti patrimoniali, gli imprenditori riuscivano ad ottenere dei “canali privilegiati” per aggiudicarsi gli appalti pubblici ai quali partecipavano.