La piantagione di cannabis che irrigava l’assessore all’agricoltura del Comune di San Teodoro avrebbe fruttato con la vendita al dettaglio della marijuana circa 300 mila euro.
A finire in manette Filippo Gusmano, 27enne originario di Bronte, assessore del comune di San Teodoro, e il fratello Salvatore, allevatore di 21 anni.
Le piante, dell’altezza di circa 1,5 metri, potate perchè crescessero più in larghezza che in altezza, sono state estirpate e inviate al Ris di Messina. L’operazione costituisce uno dei risultati conseguiti con l’intensificazione dell’attività di controllo del territorio nebroideo.
I due erano incensurati e non erano mai stati individuati come spacciatori. Filippo Gusmano eletto nel consiglio comunale nel 2013, poi nel 2016 era stato designato assessore all’agricoltura. Si era impegnato di recente nella preparazione della Sagra del grano e del castrato che a San Teodoro è una delle feste patronali più conosciute.
Ufficialmente faceva l’allevatore e l’agricoltore ma nei fine settimana con il fratello coltivava anche la cannabis. Il capitano Giuseppe Daveni comandante della Compagnia di Santo Stefano di Camastra (Me) dopo gli arresti di oggi ha commentato: “E’ stato un ottimo risultato ma proseguirà incessante la nostra azione insieme al gruppo di cacciatori per i rastrellamenti nel versante nebroideo”. I due sono stati tradotti alla casa circondariale di Catania Piazza Lanza come disposto dal sostituto procuratore presso il Tribunale di Catania Alessia Minico.
L’uomo è finito in carcere nell’ambito di un’operazione di controllo antidroga in corso dall’alba di oggi nei Nebrodi. L’operazione, che è condotta dai Carabinieri del Comando Provinciale di Messina, guidati dal colonnello Jacopo Mannucci Benincasa, con gli uomini dello ‘Squadrone Eliportato Cacciatori Calabria’, ha permesso di individuare una vasta coltivazione di canapa indiana, composta da più di 300 piante dell’altezza di circa due metri.
L’assessore comunale di 27 anni è stato arrestato con il fratello di 21 ani mentre irrigava i numerosi arbusti.
I due, alla vista dei Carabinieri, hanno cercato di fuggire dalla piantagione, realizzata a ridosso di un torrente e mimetizzata nella fitta vegetazione circostante, ma sono stati inseguiti e bloccati dai militari che avevano circondato l’area.