Il processo riparte da zero.
Il trasferimento del giudice Ermelinda Marfia e il mancato assenso per rinnovare gli atti sinora compiuti ad opera degli avvocati difensori degli imputati, ha raso al suolo un importante processo per omicidio colposo per la morte di un neonato, che sarebbe stata provocata dalla rottura della culletta termica che doveva trasportarlo in un altro ospedale oltre che dalla mancata diagnosi di una rara patologia cardiaca, si azzera.
Oggi il giudice Rosanna Croce, davanti al quale doveva ripartire il dibattimento, ha chiesto ai legali dei tre imputati se volevano dare il consenso e, dopo avere “incassato” il no, ha disposto un rinvio al 21 aprile per citare nuovamente tutti i testi e ascoltarli in aula.
Sul banco degli imputati, davanti al giudice monocratico Ermelinda Marfia, due medici e un infermiere dell’ospedale agrigentino. Si tratta della ginecologa Maria Concetta Rotolo, 57 anni; di Antonino Cutaia, 58 anni, pediatra in servizio al reparto di neonatologia, e dell’infermiere Giovanni Moscato, 47 anni.