Agrigento è stata proclamata Capitale della Cultura 2025. Risultato storico per la città dei Templi che ha conquistato l’ambito titolo dopo averlo sfiorato nel 2020. Un prestigioso riconoscimento, oltre al premio in denaro di un milione di euro, che accenderà i riflettori sull’intero territorio.
La giuria, dopo un’attenta valutazione, ha premiato il progetto di Agrigento, frutto di un lavoro di squadra che ha coinvolto eccellenze del territorio e singoli cittadini. Emozionato e quasi in lacrime il sindaco Francesco Miccichè, presente alla cerimonia, accompagnato dall’assessore comunale Costantino Ciulla e dal deputato Calogero Pisano ha dichiarato a margine della proclamazione: “Grazie a tutti. Sono estremamente emozionato ed orgoglioso per aver raggiunto questo traguardo per la mia città per lo sviluppo di economia e turismo. Oggi non ha vinto Agrigento, o la Sicilia, ma l’Italia.Ho un desiderio, mi rivolgo ai miei colleghi, ai 9 sindaci delle città finaliste, ha continuato Micciché, non lasciamoci oggi e ce ne andiamo a casa. Cerchiamo di creare una rete culturale turistica, dalla Valle d’Aosta alla Sicilia, creiamo la nazionale sportiva dove gli atleti non si conoscono o quasi, ma hanno tutti lo stesso obiettivo e tutti lo stesso spirito d’appartenenza: quello di essere italiani. Grazie”.
Agrigento ha avuto la meglio su Assisi (Perugia), Asti, Bagnoregio (Viterbo), Monte Sant’Angelo (Foggia), Orvieto (Terni), Pescina (L’Aquila), Roccasecca (Frosinone) e Spoleto (Perugia).
“Chi ha avuto l’idea di creare la Capitale della Cultura ha avuto una buona idea. L’essere capitale della cultura consente di accendere i riflettori nella realtà territoriale che vince. La cultura è un pilastro su cui puntare. Dall’anno prossimo, accanto alle Capitale del Libro e della Cultura, ci sarà anche la capitale dell’arte contemporanea. Anche chi non sarà capitale troveremo il modo di valorizzare i progetti delle città finaliste.” Così il ministro della cultura Gennaro Sangiuliano.
LA MOTIVAZIONE DELLA GIURA
“Agrigento assume come centro del proprio dossier di candidatura la relazione tra l’individuo, il prossimo e la natura coinvolgendo l’isola di Lampedusa e i Comuni della provincia e ponendo come fulcro il tema dell’accoglienza e della mobilità. Il progetto risponde in modo organico all’obiettivo di presentare ad un pubblico vasto un programma di grande interesse a livello territoriale, ma anche nazionale ed internazionale.Il ricco patrimonio culturale del territorio è il volano con cui si valorizza la variegata offerta culturale proposta in un’ottica di innovazione e promozione e, di conseguenza, di successivo sviluppo socio-economico che trova ispirazione nei concept tecnologici più moderni. Il coinvolgimento attivo delle giovani generazioni potrà promuovere la cultura come caposaldo della crescita individuale e comunitaria. La giuria pertanto raccomanda la città di Agrigento per il titolo di Capitale della cultura per l’anno 2025”.
La delegazione agrigentina con in testa il presidente dell’Ecua Nenè Mangiacavallo, insieme al progettista Roberto Albergoni, la fondatrice di Farm Cultural Park, Florinda Saieva, e tanti altri hanno seguito con ansia e dita incrociate la diretta dal Consorzio Universitario di Agrigento. Applausi, e lacrime di gioia all’annuncio della vittoria di Agrigento del titolo Capitale della cultura 2025.
“La gioia nasce per il riconoscimento non solo del lavoro fatto instancabilmente nel corso dell’ultimo anno e mezzo, ma per un riconoscimento per Agrigento e la provincia che da tempo meritavano di essere inserite nel contesto nazionale e internazionale per le peculiarità, le ricchezze, per le criticità e i paradossi che nell’arco dei secoli ha presentato e che oggi vengono considerati dei punti di partenza non per la città che abbiamo, ma che vogliamo”. Lo ha detto il presidente del Consorzio universitario, Nenè Mangiacavallo a margine della cerimonia. “Questo riconoscimento permetterà una ulteriore crescita culturale, ma anche sociale, economica, imprenditoriale e occupazionale. Chiamiamo a raccolta tutti i cittadini della provincia che devono sentirsi orgogliosi di avere ottenuto questo riconoscimento, dovranno essere loro i protagonisti dell’impegno che ci porterà al primo gennaio del 2025. Dovranno essere loro a convincersi dell’opportunità economica e sociale di una realtà che torna allo splendore dei secoli scorsi”.
Hanno fatto eco le parole di Roberto Albergoni, progettista del dossier che ha fatto diventare Agrigento capitale italiana della cultura 2025. “Ci sono state anche le lacrime, non solo le mie. L’assunzione di responsabilità più grande va proprio nei confronti di questa gioia, aspettativa, volontà che si è costruita. Ogni elemento che ha contribuito alla costruzione del dossier, ha contribuito alla vittoria finale – ha spiegato – . Abbiamo messo in relazione le ricchezze del territorio con una scommessa e visione del futuro”.