Carciofi arrosto e…droga”: arrestati due venditori ambulanti
Uno intascava il denaro poi faceva cenno all’altro di andare a prelevare la dose nascosta tra i carciofi dentro un’Ape Piaggio parcheggiata vicino a loro
Le manette sono scattate per i fratelli Gaetano e Salvatore Finocchiaro e di Massimo Francesco Sicali, sedicenti venditori ambulanti.
Ai poliziotti della Questura era giunta voce che presso una bancarella per la vendita di carciofi arrostiti situata presso la “Pescheria”, nei pressi della villa Pacini, oltre alle prelibate specialità della cucina catanese, venivano spacciati marijuana ed hascisc.
La verifica era d’obbligo, così nella mattinata di ieri, alcune Volanti hanno preso a “monitorare” la bancarella sospetta, effettuando diversi passaggi nella zona. In effetti, notata la presenza di più giovani che confabulavano con i tre addetti alla vendita – che, peraltro, in taluna di queste occasioni sono stati scorti a far segno ai giovani avventori di allontanarsi – il sospetto che la notizia potesse essere fondata è diventato via via più forte.
Quindi, è stata scoperta la compravendita vera e propria: Gaetano Finocchiaro, quello che intascava il denaro, faceva cenno a Massimo Francesco Sicali di andare a prelevare la dose nascosta tra i carciofi, dentro un’Ape Piaggio parcheggiata lì vicino, apparentemente utilizzata per l’attività di vendita dei carciofi; vicino a loro l’altro complice, Salvatore Finocchiaro, custode – si è scoperto dopo – del “deposito” dov’era nascosto altro stupefacente.
Acclarato ciò, è giunto il momento di intervenire: gli operatori hanno bloccato il terzetto sottoponendolo a perquisizione e, insieme a loro, l’Ape.
Nella tasca dei pantaloni del Finocchiaro sono stati rinvenuti 405,00 euro, prevalentemente in banconote di piccolo taglio, mentre dentro il furgone è stata rinvenuta una busta contenente 26 dosi di hascisc, poi quantificate in grammi 45 circa. Addosso a Salvatore Finocchiaro è stato trovato un mazzo di chiavi di un’autovettura, poi risultata di sua proprietà, al cui interno è stata trovata una busta di marijuana, del tipo “Skunk”, poi quantificata in grammi 400 circa lordi, nonché una cassetta corazzata, chiusa a chiave, contenente un bilancino di precisione e 230 grammi circa di hascisc. Per tutti gli arrestati, il Pm di turno ha disposto la reclusione nel carcere di piazza Lanza.