Come ogni anno torna la classifica stilata dal Sole 24 Ore relativa alla qualità della vita nelle città italaliane.
Quanto ai risultati, Bolzano ritorna al primato per la quinta volta in 26 anni di ricerca (dopo 2012, 2010, 2001 e 1995). Molti i punti di forza evidenziati dall’indagine 2015: nei primi due capitoli (tenore di vita e affari e lavoro), eccelle ad esempio nel tasso di occupazione (71% contro una media del 56%), nella quota di crediti in sofferenza (solo 5,7%, ossia meno di un terzo rispetto al valore medio), nei consumi (2.660 euro per famiglia, 700 in più della media). Buoni risultati anche in Popolazione, in particola per l’indice di vecchiaia e la speranza di vita) e nel Tempo libero (dove è prima per presenze agli spettacoli e nella top ten per sport e spesa dei turisti stranieri) .
All’estremità opposta, Reggio Calabria ha i piazzamenti peggiori nei primi tre capitoli, Tenore di vita, Affari e lavoro Servizi: alta è infatti la quota degli impieghi a rischio (36%), basso il patrimonio familiare medio (193mila euro contro una media di 345mila), la quota di export sul Pil (meno del 2%), la dotazione di asili nido (coperto meno del 2% dell’utenza), pessimo il voto di Legambiente.
Agrigento si trova in basso a questa particolare classifica, precisamente al 97° posto su 110 totali. Buona la performace della città relativamente al solo ordine pubblico dove si colloca al 15° posto in Italia. Male invece le altre voci che componongono la classifica stessa: affari e lavoro (104° posto); servizi e ambienet (102° posto); tenore di vita (96° posto); tempo libero (105° posto).