A un anno di distanza dalle elezioni flop con arrestati e indagati, a Trapani si torna a votare. Cinque i candidati sostenuti per lo piu’ da liste civiche, con i simboli dei partiti tenuti a distanza.
Dal luglio dello scorso anno il Comune e’ amministrato dal commissario straordinario Francesco Messineo, ex procuratore di Palermo, dopo gli esiti dell’inchiesta “Mare Monstrum” che porto’ in carcere il candidato Girolamo Fazio accusato di corruzione. Una campagna allora scossa anche dalla richiesta di applicazione della sorveglianza speciale nei confronti dell’allora senatore di Forza Italia Antonio D’Ali’. Nessuno dei due si ritiro’ e al ballottaggio andarono Fazio e Piero Savona del Pd. All’indomani delle votazioni il primo lascio’ la competizione elettorale. Savona, rimasto candidato unico, fu sconfitto dal quorum, poiche’ alle urne si reco’ solo il 26,7%, poco piu’ della meta’ degli elettori necessari. Savona avrebbe voluto riprovarci quest’anno, ma il partito a poche settimane dalla chiusura delle liste ha scelto di sostenere Giacomo Tranchida, gia’ sindaco a Valderice e Erice. A suo sostegno ci sono sette liste che hanno dato forma a uno schieramento dal sapore un po’ trasversale. Centrodestra diviso: Forza Italia e altre liste civiche appoggiano Vito Galluffo, storico avvocato penalista. La Lega punta invece su Bartolo Giglio, imprenditore agricolo originario di Salemi. I Movimento 5 stelle schiera Giuseppe Mazzonello, architetto. Infine, Peppe Bologna, a capo di una lista civica, ex editore della storica emittente locale Telescirocco.