Vagheggiando Agrigento “città della cultura”

Ma davvero siamo così maturi e consapevoli di aspirare al titolo di città della cultura?

“Credo che la partecipazione sia essenziale per mettere sotto i riflettori la storia della città. Sarebbe il secondo tentativo, dopo la scelta di Parma. La città sul piano della sua millenaria storia ha tutte le carte in regola per competere. Ma ciò non è sufficiente in quanto al momento soffre dei suoi atavici problemi che riguardano le infrastrutture, i servizi, la pulizia delle strade, l’illuminazione pubblica, i parcheggi, la promozione turistica, il rilancio del Palacongressi. “Piccole” cose che rendono una città importante. La cosa più ragguardevole per la città è costituita dal respiro culturale dei suoi due grandi figli Pirandello e Camilleri e della costante azione delle tante associazioni culturali che con enormi sacrifici alimentano eventi importanti. Comunque il tentativo è d’obbligo”.

Decine di manifestazioni anche di scarso livello culturale e di promozione turistica vengono generosamente sostenute nella famigerata Tabella H regionale mentre iniziative storiche tra tutte l’annuale convegno internazionale pirandelliano che segna il passo ed è costretto ad emigrare a Palermo.

“È vero. Agrigento negli ultimi anni ha visto importanti iniziative culturali andare fuori come l’Efebo, il  Centro studi pirandelliani o addirittura scomparse come la Settimana pirandelliana. Manifestazioni di grande richiamo culturale in quanto portatrici di valori a sostegno del territorio. Due iniziative che nel periodo aureo in quanto adeguatamente sostenute sul piano finanziario avevano la forza di fare di Agrigento un punto d’incontro. E qui venivano attori, registi, produttori, scenografi, di livello internazionale per ricevere l’ambito Efebo d’oro. Anche la Settimana pirandelliana aveva la forza di richiamare l’attenzione di grandi studiosi dell’opera di Pirandello e la presenza di migliaia di giovani studenti. Ora queste due manifestazioni segnano il passo in luoghi lontani da Agrigento, mentre la Tabella H, esposizione di eventi continua a fare il più acuto clientelismo culturale”.

Quali provvedimenti il sindaco sta adottando per i parcheggi, la pulizia delle spiagge, la circolazione viaria sia per la zona balneare che per il centro storico.

“Credo che la stagione estiva accrescerà inesorabilmente i problemi che riguardano molto la città a cominciare dai parcheggi, dalla pulizia delle spiagge, dalla viabilità nel centro storico con riguardo alla via Duomo. Occorre prevenire affrontando tempestivamente i problemi con lo scopo di dare un’immagine positiva della città. Occorre sedersi attorno ad un tavolo per risolvere i problemi che tu hai evidenziato”.

Il parcheggi mai ultimato di piazzale Rosselli, a che punto è la pratica? L’assessorato alla viabilità potrebbe dare qualche risposta?

“La questione riguardante il parcheggio pluripiano di Piazzale Rosselli merita di essere affrontata dall’amministrazione comunale e darne comunicazione. In una città che soffre maledettamente di parcheggi appare un po’ provocatoria l’immagine dell’edificio in uno stato di abbandono. Allora è doveroso da parte dell’assessore alla viabilità  chiarire ogni cosa circa lo stato dei lavori e il contenzioso con l’impresa. La città non può subire ulteriori ritardi”.