Si tuffano in acqua per un bagno domenicale ma restano feriti a causa della presenza nel fondo del mare di ferri, tubi arrugginiti e rocce. È successo questo pomeriggio lungo la quarta spiaggia del litorale di San Leone, a pochi passi da dove è avvenuto il crollo della pista ciclabile. Quattro persone sono rimaste ferite, anche in maniera piuttosto seria, agli arti inferiori. Lanciato l’allarme, sul posto sono intervenuti gli operatori del 118 che, dopo un primo soccorso, hanno immediatamente trasferito in ambulanza i feriti all’ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento.
“Come volevasi dimostrare. La presenza di questo pericolo era stato segnalato diverse volte da Mareamico.
Quando si rimuove un chiosco in mare il titolare della concessione ha l’obligo di ripristino dei luoghi e gli Enti concessori (Demanio, Comune, ASP e Capitaneria) hanno l’obbligo di controllare che i lavori vengano fatti a regola d’arte. Serve a poco che in quella zona viga un divieto di balneazione, anche perchè la cartellonistica non risulta visibile e i controlli totalmente assenti”, ha commentato l’associazione ambientalista Mareamico che già nelle scorse settimane aveva denunciato la presenza di tubi e grossi massi in acqua chiedendo un intervento urgente al Comune e al Genio Civile.