Il Tar della Sicilia ha respinto il ricorso di una sala giochi di Agrigento contro il provvedimento della Questura locale di chiusura per 15 giorni, a dicembre 2022, per la presenza “di persone con precedenti giudiziari”, con conseguente “pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica”.
Come riporta Agipronews, la titolare dell’attività aveva presentato ricorso, sostenendo che la decisione della Questura fosse sproporzionata e conseguenza di un solo mese di indagini e controlli da parte della Polizia locale. Questo avrebbe dimostrato, si legge nella sentenza, “la superficialità dell’attività d’indagine propedeutica alle determinazioni del Questore di Agrigento”, non sufficiente a poter definire la sala giochi un ritrovo abituale di persone pericolose. Il Tribunale amministrativo regionale ha però ritenuto sufficientemente approfondita, prosegue Agipronews, l’attività d’indagine della Polizia e considera quindi proporzionato il provvedimento della Questura.
La sospensione dell’attività per 15 giorni non vuole inoltre essere, secondo i giudici amministrativi, una punizione contro la titolare della sala giochi, ma semplicemente una misura di prevenzione per “impedire attraverso la temporanea chiusura del locale, il protrarsi di una situazione di pericolosità sociale”. Una valutazione che prescinde quindi dall’eventuale “responsabilità personale del titolare dell’esercizio commerciale”.