Su Agrigento Capitale italiana della cultura 2025, il circolo locale di Legambiente, guidato da Daniele Gucciardo, sottolinea che “il 2025 è alle porte, ma il decoro urbano di Agrigento non sembra essere migliorato affatto. La crisi idrica di questi mesi può averci distratto dal notare la spazzatura che continua, invece, ‘ordinariamente’ a raccogliersi ai bordi della strada, ma per questo problema non c’è l’ attenuante della siccità. I rifiuti per strada non si depositano da soli, c’è qualcuno che li abbandona”, dice Gucciardo. “Ci chiediamo – aggiunge – quali sono i risultati che si sono ottenuti con le video-foto-trappole che avrebbero dovuto funzionare da deterrente sanzionando chi sporca. Ci sono ancora utenti che risultano sconosciuti all’anagrafe della Tari, che non possono, dunque, utilizzare i mastelli della raccolta differenziata. e si sbarazzano dei sacchetti dei rifiuti in modo alternativo? Sembra che l’amministrazione comunale non si stia impegnando molto per migliorare la situazione e la sensazione che abbiamo e che, invece, voglia far fallire il sistema di raccolta dei rifiuti porta a porta per sostituirlo con quello stradale. Per dimostrare che la nostra sensazione è infondata, il sindaco e il suo assessore dovrebbero spiegare alla città quale strategia vogliono adottare per risolvere questo problema. Abbiamo fatto delle riprese video lungo alcune strade che sono diventate location abituali di questi misfatti, nella speranza di provocare sdegno e una forte reazione da parte della città e dei suoi amministratori”.