Oltre 1 milione di euro per tre progetti. È l’ammontare del finanziamento chiesto dall’Amministrazione comunale di Sciacca nel partecipare alla “seconda finestra” dell’azione 9.6.6 dell’Avviso del PO FESR 2014/2020. Lo comunicano il sindaco Francesca Valenti e gli assessori ai Lavori Pubblici Giuseppe Neri e alle Politiche Sociali Annalisa Alongi.
Gli interventi per i quali è stato chiesto il finanziamento sono i seguenti:
1) BENE CONFISCATO – Lavori di riqualificazione funzionale di un bene confiscato alla mafia di proprietà dell’Ente, sito in via Caricatore n. 28, da destinare a centro servizi per il cittadino di Sciacca (importo richiesto 500.000 euro);
2) PALLONE TENDA – Lavori di rifunzionalizzazione edilizia dell’immobile di proprietà pubblica ai fini della realizzazione di spazi aggregativi legati alle attività di quartiere e riqualificazione di aree per attività sportive collettive nel Pallone Tenda sito in località Perriera (importo richiesto 600.000 euro)
3) RACCOMANDATA – Progetto di completamento e riuso funzionale dell’ex complesso della Raccomandata di Sciacca (importo richiesto 150.000 euro).
Le tre istanze di finanziamento per un ammontare complessivo di 1 milione e 250 mila euro – rendono noto il sindaco Valenti e gli assessori Neri e Alongi – sono state inoltrate in via telematica (PEC) entro le ore 13 del 17 maggio 2018 all’Assessorato alla Famiglia – Dipartimento Famiglia. Così come previsto dal bando, inoltre, entro le ore 13,00 del 24 maggio 2018 è stata presentata brevi manu la “copia dei progetti dell’Operazione approvati dall’ente richiedente” su supporto informatico e inseriti in busta sigillata.
L’Avviso del PO FESR 2014/2020, “seconda finestra” dell’Azione 9.6.6 prevede “Interventi di recupero funzionale e riuso di vecchi immobili di proprietà pubblica con attività di animazione sociale e partecipazione collettiva, inclusi interventi per il riuso e la rifunzionalizzazione dei beni confiscati alle mafie”. Alla seconda finestra dell’Avviso sono destinate risorse pari a 18.698.319,62 euro, integrabili ulteriormente con risorse che dovessero rendersi disponibili a seguito dell’approvazione della graduatoria definitiva delle domande presentate nell’ambito della prima finestra.
L’azione si propone di sostenere interventi di recupero, adeguamento e rifunzionalizzazione di immobili (spazi ed edifici), con particolare riferimento ai beni sottratti alla criminalità organizzata, da parte di enti locali da destinare all’erogazione di servizi e attività sociali e/o con funzioni di animazione socio-culturale e sportiva, la cui destinazione d’uso sociale è condivisa e anche costruita con la popolazione residente e gli attori del volontariato, associazionismo, terzo settore operanti a livello territoriale.
L’istanza di finanziamento poteva essere inoltrata dalle Aree Urbane, ovvero dalle 18 Città Polo con popolazione superiore a 50.000 abitanti (ex art. 7 Reg. UE 1301/2013), nonché dalle 17 città del peculiare Cluster di città che hanno elaborato un Piano Strategico e/o un Piano Integrato di Sviluppo Urbano (PISU) nel periodo 2007/2013, caratterizzate in genere da dimensione demografica tra i 30.000 ed i 50.000 abitanti.