“Io sono libero di ammazzarti”, 40enne indagato per violenza sessuale e stalking
Un quarantenne agrigentino è adesso indagato per le ipotesi di reato di violenza sessuale e stalking nei confronti dell’ex compagna
Negli ultimi otto mesi le avrebbe reso la vita un inferno pedinandola, inviandole continuamente messaggi gravidi di insulti e minacce di morte e – secondo l’ipotesi accusatoria – costringendola anche a subire atti sessuali. Un quarantenne agrigentino è adesso indagato per le ipotesi di reato di violenza sessuale e stalking nei confronti dell’ex compagna. A far scattare l’inchiesta, coordinata dal pm Annalisa Failla, è stata proprio la donna che ha trovato il coraggio di denunciare tutto ai carabinieri.
I fatti al centro della vicenda risalgono al marzo scorso ma si sarebbero protratti nel tempo per almeno altri otto mesi. Le contestazioni mosse al quarantenne sono gravi e corpose. Nell’aprile scorso, secondo quanto raccontato dalla persona offesa, l’uomo l’avrebbe prima afferrata per le braccia per poi lanciarle contro degli oggetti e costringerla a subire atti sessuali dopo un iniziale rifiuto. L’accusa di stalking, invece, scatta in seguito alla lunga lista di messaggi audio whatsapp inviati alla donna e oggi allegati nelle carte dell’inchiesta: “Tu finisci sotto terra”, “O stai con me o con nessuno”, “Io sono libero di ammazzarti” oppure “Domani vengo lì e ti uccido”.
La procura di Agrigento ha chiesto e ottenuto l’incidente probatorio per poter “cristallizzare” le prove in vista di un eventuale processo. La donna, assistita dall’avvocato Leonardo Marino, è comparsa davanti il gip Micaela Raimondo confermando tutte le accuse. L’indagato è difeso dall’avvocato Salvatore Virgone.