Sulla fotografia delle colonne del Tempio di Ercole sbattute sui palazzoni, il Corriere porge le scuse e modifica la didascalia pubblicata nella sezione Cultura del Corriere.it.
Scrive il “Corriere”: “Prendiamo atto dell’inesattezza della nostra didascalia e ci scusiamo se la precedente versione ha urtato la sensibilità dei lettori e della città di Agrigento”. Il Corriere, inoltre, attraverso il caporedattore “Cultura”, Antonio Troiano, dopo aver sentito il direttore Luciano Fontana, rassicura il sindaco Lillo Firetto che la foto in questione, in futuro non sarà più resa accessibile dagli archivi, e precisa che sarà garantita massima attenzione alla città e alle iniziative culturali che potranno offrire un’opportunità per riparare in qualche modo al danno che gli agrigentini e i siciliani tutti sentono di aver subito. Il Corriere tiene a precisare: “Confermiamo l’autenticità della foto, realizzata con teleobiettivo, circa vent’anni fa, da Fabrizio Villa”. Ma aggiunge che, vent’anni fa, tale scatto era stato realizzato “nel tentativo di tutelare e non di screditare il patrimonio artistico della Valle dei Templi”.
Insomma scompare il tempo presente e si ammette che è trascorsa un’epoca. Certo la tensione che ha prodotto il necessario chiarimento, pone per sempre un punto fermo su una questione: la Valle dei Templi è integra, bellissima e va tutelata anche nella sua immagine.