Agrigento

Agrigento Capitale, le ceramiche di Sciacca e Burgio escluse dal programma

“Apprendo con dispiacere che nel programma di Agrigento Capitale della Cultura 2025 le ceramiche di Sciacca, così come quelle di Burgio, non trovano spazio. È un’assenza che non può passare inosservata, considerando che nella nostra provincia ci sono due città di antichissima tradizione ceramica riconosciute a livello nazionale. Ignorare questa eccellenza significa non valorizzare a pieno il potenziale culturale e artistico del territorio”. Questa la nota di denuncia delll’assessore comunale Francesco Dimino che continua: “non aver coinvolto Sciacca e Burgio in una manifestazione di respiro nazionale è una mancanza che denota scarsa attenzione al territorio e ai suoi valori culturali. Come amministrazione comunale, da mesi cerchiamo un dialogo con i vertici di Agrigento Capitale della Cultura per costruire insieme una programmazione che includa e valorizzi le realtà del territorio. Finalmente, un incontro è stato programmato per il prossimo 24 gennaio a Sciacca. Seppur tardivo, confidiamo che questo appuntamento possa essere un primo passo verso una collaborazione che guardi davvero all’intero comprensorio. Ricordo che Sciacca ha contribuito in maniera determinante alla costruzione del progetto che ha permesso ad Agrigento di ottenere il prestigioso riconoscimento di Capitale Italiana della Cultura 2025. La nostra città merita il giusto riconoscimento e un ruolo centrale in questa grande occasione di rilancio culturale e turistico. Siamo pronti a collaborare e a fare la nostra parte, ma chiediamo maggiore attenzione e rispetto per la storia, le tradizioni e le eccellenze del nostro territorio”, ha concluso Dimino. Denuncia che viene condivisa anche dalla deputata del Partito Democratico, Giovanna Iacono, che in una nota si rivolge al Presidente della Regione Schifani: “Mi auguro che Schifani, nel suo nuovo e inedito interessamento verso la Città di Agrigento, tenga anche in considerazione le istanze che provengono dai territori della provincia, per far sì che Capitale della Cultura non rimanga cosa di pochi e per pochi. Ritengo che sia necessario fare chiarezza sul ruolo e l’effettivo coinvolgimento della provincia a un evento che ancora potrebbe rappresentare una grande opportunità di rilancio per tutto il territorio”.