Agrigento

A Roma l’assemblea di Confcommercio, presente anche la delegazione di Agrigento

A Roma, all’Auditorium della Conciliazione si è celebrata l’Assemblea generale di Confcommercio alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. I lavori hanno avuto inizio con la relazione del Presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, che ha ringraziato il Presidente della Repubblica evidenziando il grande onore per tutto il sistema Confederale. Lavori assembleari che si sono chiusi con l’intervento del Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso. Anche la delegazione di Agrigento era presente con il presidente Giuseppe Caruana, Gero Niesi Vice Presidente provinciale, Giuseppe Castellano Presidente Provinciale del Gruppo Giovani Imprenditori, Rosario Pendolino Coordinatore Nazionale dei Giovani di Assipan, Domenico Rotulo Presidente provinciale di Comufficio, Alfonso Valenza Presidente di Federmoda Agrigento, Alberto Panarisi Presidente di FNAARC Agrigento, Antonella Danile Presidente provinciale Terziario Donna, Davide Morreale Presidente provinciale di Federcomated e Davide Montalbano in rappresentanza degli uffici di Confcommercio Agrigento.

I presenti all’Assemblea pubblica hanno tributato un accorato applauso al Presidente Sangalli per un discorso ricco di importanti messaggi nei quali ha toccato ogni singola rilevante questione caratterizzante il particolare momento storico qual è quello che sta vivendo il nostro Paese.

Economia, turismo, cultura, professioni, lavoro, occupazione, Europa, città, divari sociali, sono alcuni dei temi affrontati da Sangalli. La centralità delle nostre imprese, quelle del terziario, nel creare occupazione. Il presidente ha voluto dare il giusto risalto alla cosiddetta Digital Tax, ribadendo la giusta tassazione per chi opera nelle piattaforme digitali: stesso mercato, stesse regole. L’accesso al credito: un passe-partout all’accesso al futuro. E per finire l’importanza delle politiche sulla sostenibilità, sostenibilità che deve essere contestualmente ambientale, sociale ed economica oppure non lo è. 

Il terziario di mercato sempre più “motore” dell’occupazione è stato di certo il tema clou dell’assise assembleare.L’economia italiana continua a mostrare importanti spunti di miglioramento. Nel frattempo, quasi tutti gli osservatori nazionali e internazionali stanno rivedendo al rialzo le previsioni di crescita per l’Italia per il 2024, riportandole attorno all’1%. Le ultime indicazioni congiunturali ci portano a confermare una variazione del Pil nella media dell’anno in corso allo 0,9%. Il quadro complessivo di questi primi mesi, pure non particolarmente dinamico, consolida l’impressione di un’Italia a due velocità. Se, da un lato, i servizi, soprattutto il turismo, confermano i positivi andamenti degli ultimi anni, dall’altro, l’industria continua a evidenziare qualche difficoltà nel lasciarsi alle spalle una lunga fase di stagnazione.

Nel 2023, il settore terziario registra in alcune regioni italiane una prevalenza di occupazione al femminile, soprattutto nel nord del paese, si trovano in posizione mediana le regioni del centro e la Sardegna mentre in fondo alla graduatoria ci sono Campania (39,3%), Sicilia (39,6%), Calabria (39,7%), Puglia (42,5%) e Basilicata (43,2%). 

La Sicilia si conferma meno scattante nella sua crescita economica, rispetto al nord Italia, ma ci sono segnali positivi nell’ultimo anno. Dopo la fase disastrosa della pandemia, infatti, il tasso di disoccupazione, pur rimanendo uno dei peggiori del paese, è calato di 4 punti. Secondo i dati rilevati dallo Svimez, il prodotto interno lordo, in Sicilia, aumenterà nel corso di quest’anno dello 0,4% e dello 0,5 nel 2025. Dato non lusinghiero, perché altre regioni del sud tradizionalmente cenerentole, come Puglia e Campania, l’anno prossimo andranno all’1%.

Tutela della concorrenza per garantire la libertà di scelta e quindi la libertà di tutti. Il contrasto alla desertificazione e politiche attive e adeguate alla rigenerazione urbana sono alcuni dei temi trattati dal Presidente Mattarella, così come l’importanza delle luci accese nelle città, le luci dei negozi di vicinato, delle loro insegne, insindacabilmente, presidio di sicurezza che devono essere viste anche come agenzie sociali.

All’Assemblea hanno partecipato le delegazioni territoriali del sistema Confederale in rappresentanza delle oltre 700mila imprese associate del commercio, del turismo, dei servizi, dei trasporti e logistica, delle professioni. Nel parterre presenti, tra gli altri, il presidente del Senato Ignazio La Russa, i Ministri Ciriani (Rapporti con il Parlamento), Piantedosi (Interno), Sangiuliano (Cultura), Santanchè (Turismo), Valditara (Istruzione), Zangrillo (Pubblica amministrazione) e il Viceministro all’Economia Maurizio Leo; tra i politici: Boccia, Casini, Cesa, Fassino, Gelmini, Lupi, Magi, Misiani, Paita, Ronzulli, Serracchiani, Tremonti; tra gli altri, il presidente del Cnel Renato Brunetta, il presidente dell’Abi Antonio Patuelli, il segretario generale della Cisl Luigi Sbarra, il presidente dell’ANAC Giuseppe Busia, il presidente di Leonardo spa Stefano Pontecorvo.