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In auto con due pistole prima di un omicidio? Tre indagati restano in carcere 

I tre indagati erano stati arrestati dalla polizia dopo essere stati sorpresi a bordo di un’auto a Porto Empedocle con due pistole pronte a sparare

Pubblicato 14 ore fa

Custodia cautelare confermata per i tre indagati arrestati lo scorso mese dalla polizia dopo essere stati sorpresi a bordo di un’auto a Porto Empedocle con due pistole pronte a sparare. Lo ha disposto il tribunale del Riesame che ha rigettato i ricorsi delle difese. Gli indagati, dunque, restano in carcere: si tratta di Andrea Sottile, 26 anni; Simone  Sciortino, 23 anni; Antonio Guida, 19 anni. Il collegio difensivo – composto dagli avvocati Salvatore Cusumano, Teresa Alba Raguccia, Salvatore Butera e Giacomo Cortese – valuterà adesso eventuale ricorso in Cassazione non appena saranno rese note le motivazioni del provvedimento. 

La vicenda risale allo scorso mese quando gli agenti del commissariato Frontiera e i colleghi delle Volanti di Agrigento fermarono un’auto nei pressi di un supermercato a Porto Empedocle. Una successiva perquisizione permise di ritrovare nell’abitacolo due pistole pronte all’uso. In un primo momento il gip scarcerò tre dei quattro indagati (restò in carcere soltanto il proprietario dell’auto) per poi firmare un nuovo ordine di cattura qualche giorno più tardi. Le indagini, infatti, non si sono fermate e sono emersi nuovi dettagli. Per il giudice era chiaro ed evidente l’intento omicida di quella notte. Gli investigatori hanno intercettato un colloquio tra gli indagati: “Dovevamo andare a sparare a quello in testa e invece siamo di nuovo al Petrusa”.

Una notte caratterizzata anche da un tentativo di depistaggio delle indagini. Secondo quanto emerso, infatti, una chiamata anonima (poi rintracciata) arriva al centralino delle forze dell’ordine dicendo di una rapina in corso in un noto bar. Il tutto proprio mentre i poliziotti stavano perquisendo le persone appena fermate a bordo dell’auto. Le indagini, come detto, sono proseguite e hanno consentito di ricostruire non soltanto gli spostamenti effettuati quella sera – dal Quadrivio, a Villaseta fino a Porto Empedocle – ma anche sulle pistole rinvenute. Una di quelle sequestrate è risultata intestata ad un 70enne di Favara. E poi, infine, il ritrovamento di sette proiettili nei pressi del supermercato in cui era scattato il fermo degli indagati. Qualcuno, prima di essere perquisito, le aveva gettate. Le telecamere, però, hanno ripreso tutto compreso il ritrovamento avvenuto poche ore dopo da parte di alcuni operatori ecologici. 

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