Lampedusa

Minaccia di dare fuoco ai migranti che trasporta illegalmente, arrestato scafista 

Operazione congiunta di Polizia, Guardia di Finanza e Guardia Costiera ad Agrigento, in manette un egiziano

Pubblicato 2 mesi fa

Con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e resistenza a pubblico ufficiale la Polizia di Stato – Squadra mobile di Agrigento, Servizio centrale operativo, Sisco di Palermo -, la sezione operativa navale di Lampedusa della Guardia di finanza e la Guardia costiera della più grande delle Pelagie hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di un cittadino egiziano.

Il provvedimento è stato emesso dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Agrigento. Dalle indagini, coordinate dalla Procura di Agrigento, è emerso che l’uomo avrebbe effettuato il trasporto di 47 migranti in una barca in legno lunga appena 10 metri, in precarie condizioni di galleggiabilità e inadatta a effettuare la traversata, esponendoli così a pericolo per la loro vita e per la loro incolumità.

“Le operazioni di soccorso – spiegano gli investigatori – sono state rese difficoltose dal comportamento del trafficante, che non ha ottemperato all’ordine di arrestare la navigazione impartito dall’unità navale della Guardia di finanza”. L’egiziano avrebbe, infatti, versando su sé stesso, sull’imbarcazione e sui migranti una tanica di benzina, minacciando i soccorritori della Guardia di finanza che, se non si fossero allontanati, avrebbe dato fuoco a tutti. L’indagato, individuato da più migranti durante gli interrogatori, è stato condotto nel carcere di Agrigento.

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