Canicattì

Traslazione del corpo del giudice Livatino, Corbo: “momento significativo per la città”

Proseguono i lavori di rifacimento delle strade che saranno interessate dal percorso che dal Cimitero comunale porterà alla Chiesa di Santa Chiara

Pubblicato 4 ore fa

La città di Canicattì si sta preparando ad un grande evento, la traslazione del corpo del Beato Rosario Livatino dal Cimitero Comunale alla Chiesa di Santa Chiara. Grazie ad un finanziamento di 250 mila euro stanziati dal Governo Schifani, si stanno rifacendo alcune strade, tra queste la via Nazionale ed il relativo parcheggio, la via Pirandello, via Rosario Livatino, e il viale Giudice Saetta. Lavori che proseguono spediti.

“I lavori procedono spediti, e siamo ben felici di questo finanziamento che abbiamo ricevuto da parte della Regione. Sarà un momento importante per Canicattì e per tutta la città. In questi giorni ci saranno delle riunioni importanti per la traslazione del corpo del giudice Livatino”, ha detto il sindaco Corbo.

E in merito alla traslazione qualche polemica è sorta in questi giorni a Canicattì. Alcuni manifesti, a firma di Enzo Gallo, sono apparsi in città con la scritta “non toccate il giudice livatino,  Lasciatelo riposare con i suoi genitori“. Un pensiero condiviso anche dall’associazione “Amici del Giudice Rosario Angelo Livatino”  che in una nota hanno dichiarato: “Siamo certamente soddisfatti del fatto che la salma del beato Livatino rimanga a Canicattì, nella sua città natale; desta perplessità la scelta della chiesa di Santa Chiara, una chiesa che non ha nessun legame con la vita di Rosario Livatino, visto che al momento del suo assassinio non era stata ancora edificata; e non ha avuto un ruolo, dopo la sua morte e durante il processo di beatificazione, nelle cerimonie in ricordo del beato. Sarebbe stata più opportuna una collocazione nella chiesa di San Domenico, che è stata la parrocchia che ha frequentato per tutta la sua vita“.

Dal canto suo il primo cittadino ha solamente chiesto di evitare le polemiche che non fanno bene all’immagine della città. Favorevoli a questa iniziativa è Claudia Vecchio, presidente dell’Associazione Casa Museo Giudice Livatino che ha dichiarato: “è un grande privilegio. Il corpo sarà portato in una Chiesa per essere adorato e pregato come giusto che sia”.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *