Castrofilippo

No all’evento “Vini e Flora Spontanea”, gli organizzatori: “Ripicca contro di noi”

Stando alla nota degli organizzatori l'amministrazione ha detto di no con delle motivazioni che sembrano parecchio pretestuose

Pubblicato 8 ore fa

L’amministrazione comunale di Castrofilippo dice no alla seconda edizione della manifestazione “Vini e Flora Spontanea” che lo scorso anno ha realizzato un ottimo successo di presenze oltre a rappresentare un momento di rilancio per l’intera economia del paese. “L’Amministrazione comunale, infatti, con una nota del 21 febbraio ha praticamente rigettato la richiesta di concessione gratuita del suolo pubblico e della chiusura al traffico veicolare avanzata dalle associazioni: “Usu Casa”, Pi Nichi e Pi Ranni” e dei produttori di cipolla Paglina presidio Slow Food, con delle motivazioni che sembrano parecchio pretestuose.” È quanto dichiarano le associazioni che hanno organizzato l’evento lo scorso anno.

LA NOTA DELLE ASSOCIAZIONI

“Oggi a Castrofilippo – scrivono le associazioni organizzatrici dell’evento – abbiamo assistito a un nuovo attentato alla democrazia. Mesi fa, avevamo avanzato una richiesta formale per ottenere le dovute autorizzazioni da parte del Comune per organizzare la seconda edizione della manifestazione “Vini e Flora Spontanea”. Dopo aver atteso oltre due mesi dal nostro primo protocollo, inizialmente sembrava che la risposta fosse favorevole. Ma oggi, ci siamo visti dire un no categorico. Non è la prima edizione! Già l’anno scorso avevamo dimostrato che la manifestazione è mirata esclusivamente allo sviluppo collettivo e alla promozione territoriale. L’evento era stato organizzato nei minimi dettagli, senza lasciare nulla al caso, coinvolgendo tutta la cittadinanza interessata. Non solo non sono emerse criticità, ma abbiamo ricevuto anche i complimenti delle forze dell’ordine, che ci hanno lusingato per l’ottima organizzazione e ci hanno incoraggiato a ripetere la manifestazione, con gioia e la volontà di continuare a fare sempre meglio. Ci ferisce – aggiungono -in modo particolare il fatto che un’amministrazione che dovrebbe essere attenta alla vera promozione del territorio, non abbia avuto l’accortezza di chiederci maggiori informazioni, non ci abbia convocati, né tantomeno indetto una riunione con tutti gli organizzatori coinvolti per discutere e analizzare l’iniziativa. Invece, ci siamo trovati davanti a un no categorico, frutto di rancore e di una presa di posizione che non ha nulla a che fare con la crescita della nostra comunità. La nostra manifestazione non aveva scopi di lucro, era pensata esclusivamente per far conoscere il nostro territorio, senza gravare sui bilanci comunali. Chiedevamo solo il supporto delle istituzioni, e invece ci siamo trovati di fronte a un muro. Non possiamo che pensare che questa risposta negativa sia l’ennesima dimostrazione di come chi governa la nostra città stia confondendo il bene comune con il bene di pochi – il loro. Noi continueremo- concludono Usu Casa, Pi Nichi e Pi Ranni e associazioni produttori Cipolla Paglina- a lottare per la promozione del nostro paese, e non ci fermeremo. Siamo e rimarremo sempre parte e dalla parte della comunità, per un futuro migliore per Castrofilippo”.

LA REPLICA DEL SINDACO

L’Amministrazione Comunale, in risposta ai recenti articoli apparsi sulla stampa, ribadisce con fermezza quanto già espresso nella nota del 21 Febbraio 2025. L’obiettivo primario dell’Amministrazione è e rimane la tutela del Bene Comune di tutti i cittadini, operando con la massima trasparenza e nel pieno rispetto dei principi di equità e giustizia.

“È nostro dovere agire nell’interesse della collettività, evitando qualsiasi forma di favoritismo verso singoli individui o gruppi ristretti”- dichiara il Sindaco Totó Gioacchino Baio – “Le decisioni prese, incluso il diniego a specifiche richieste, sono state motivate esclusivamente dalla necessità di salvaguardare il Bene Comune e sono state dettagliatamente illustrate nella nota del 21 Febbraio 2025.” L’Amministrazione è consapevole che vi sono tentativi di screditare il lavoro svolto, diffondendo accuse e cattiverie in tutte le salse, ma sempre prive di verità. “A Castrofilippo, è risaputo, c’è chi tenta di dipingerci come un’amministrazione non competente e che non lavora per il bene dei propri cittadini. Ma i fatti sono tutti dalla nostra parte, e la comunità sa bene di chi e di cosa stiamo parlando. Purtroppo per loro, questo è un altro buco nell’acqua,” aggiunge il Sindaco. “Noi continueremo a lottare e saremo sempre presenti per il bene comune di Castrofilippo.”

L’Amministrazione Comunale sottolinea l’importanza di un dialogo costruttivo con la cittadinanza e si impegna a fornire tutte le informazioni necessarie per garantire la massima trasparenza delle proprie azioni ad una richiesta collaterale all’organizzazione di una manifestazione che, come già evidenziato dalla risposta inoltrata dall’Amministrazione, non prevede né un programma specifico, né un elenco dettagliato delle ditte e degli artigiani coinvolti, né, tantomeno, una serie di precisazioni sulla reale relazione fra l’oggetto delle associazioni richiedenti e il tema dell’iniziativa proposta.  Queste elencate sono solo alcune delle incongruenze e delle mancanze dell’istanza che risulta essere, quindi, molto ”approssimativa”, lasciando, così, ampio raggio di azione alle associazioni richiedenti a discapito di un reale interesse per la promozione del territorio.

Un’approssimazione che non rappresenta l’Amministrazione comunale di Castrofilippo: sempre attenta e meticolosa nella scelta delle azioni da intraprendere affinchè il bene comune possa superare l’interesse dei singoli. Un’amministrazione che ha sempre lavorato con trasparenza e lealtà, senza denigrare il lavoro svolto dagli altri. Fra l’altro, la demagogia con cui le associazioni istanti hanno deciso di “promuovere” il non avallo della loro proposta da parte di questa amministrazione, dona un quadro abbastanza chiaro di quanto, purtroppo in maniera sempre più frequente, l’interesse dei privati vorrebbe prevaricare quello della res publica.  Ecco, è proprio in questo caso che si ha un attentato alla democrazia: nessuna ripicca contro gli organizzatori, ma esclusivamente una politica che prende le distanze dall’idea del governo “di pochi e per pochi”.

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