Canicattì

Il vicepresidente del consiglio è imputato per droga, il sindaco Corbo: “Si deve dimettere”

Il vicepresidente del consiglio comunale di Canicattì è accusato di traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti con l’aggravante di aver favorito l’associazione mafiosa

Pubblicato 2 giorni fa

“Riteniamo sia necessario ed opportuno che il vicepresidente vicario del Consiglio Comunale, Giuseppe Alaimo, che potrà chiarire la propria posizione nelle sedi giudiziarie competenti, rassegni le dimissioni”. Il sindaco di Canicattì, Vincenzo Corbo, prende una posizione netta sulla vicenda giudiziaria che vede coinvolto il vicepresidente del consiglio Alaimo nei confronti del quale la Direzione Distrettuale Antimafia di Caltanissetta ha chiesto il rinvio a giudizio. Il giovane politico è accusato di traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti con l’aggravante di aver favorito l’associazione mafiosa.

Il prossimo 14 febbraio si celebrerà la prima udienza preliminare e il gup Sofia Milone è chiamata  a decidere se rinviare a giudizio 65 persone. I fatti contestati al politico canicattinese risalgono al 2019. Il vicepresidente del consiglio comunale di Canicattì è accusato di aver acquistato cocaina, al fine di farne cessione a terzi, da Mirko Rapisarda(considerato il tramite del clan Rinzivillo con quello catanese dei Cappello) e Giuseppe Pasqualino, considerato il luogotenente del nuovo reggente del clan Rinzivillo, Giuseppe Tasca

Il primo cittadino di Canicattì, attraverso una nota inviata alla stampa, chiarisce la sua posizione: “In primo luogo, è fondamentale sottolineare il nostro rispetto per il principio della presunzione di non colpevolezza, che costituisce un pilastro del nostro sistema giuridico. Tuttavia, le accuse mosse nei confronti del Vice Presidente Vicario del Consiglio Comunale, che risulta essere imputato per traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti con l’aggravante di aver favorito l’associazione mafiosa, sono di una gravità tale da richiedere una presa di posizione netta e inequivocabile da parte di questa Amministrazione, la cui priorità è il contrasto alla criminalità organizzata, in ogni sua forma. In considerazione della delicatezza e della gravità delle contestazioni rivoltegli, ed in virtù del ruolo istituzionale ricoperto, riteniamo sia necessario ed opportuno che il Vice Presidente Vicario del Consiglio Comunale, Giuseppe Alaimo, che potrà chiarire la propria posizione nelle sedi giudiziarie competenti, rassegni le dimissioni, al fine di coltivare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni e garantire la massima trasparenza nella gestione della cosa pubblica. La città di Canicattì merita istituzioni salde e libere da ogni ombra, ed è nostro dovere lavorare quotidianamente per questo obiettivo”.

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