L’omicidio del cuoco Lucifora, ex carabiniere condannato a 15 anni di carcere
Sentenza ribaltata in appello per l'uccisione di Peppe Lucifora, il cuoco di Modica assassinato nella sua abitazione il 10 novembre cinque anni fa
Sentenza ribaltata in appello per l’uccisione di Peppe Lucifora, il cuoco di Modica (Ragusa) assassinato nella sua abitazione il 10 novembre cinque anni fa. La Corte di Assise di Appello di Catania ha condannato a 15 anni di reclusione per omicidio l’ex carabiniere Davide Corallo. L’imputato era stato assolto in primo grado con formula piena dalla Corte d’Assise di Siracusa.
L’omicidio venne commesso il 10 novembre del 2019 nella casa di Lucifora in largo XI febbraio a Modica. Il corpo seminudo del cuoco Venne trovato all’interno di una stanza chiusa a chiave. Si pensò ad un delitto passionale che ipotizzava una relazione tra i due uomini. Davide Corallo era ancora in servizio all’epoca del delitto. La sentenza di assoluzione di primo grado venne appellata sia dalla procura di Ragusa che dai tre fratelli di Lucifora, parte civile. Fu una traccia mista di sangue di Lucifora e di Dna di Corallo, presenti nello scarico del lavandino del bagno, a concentrare i sospetti su quest’ultimo.
La Procura generale aveva chiesto la condanna a 17 anni e 4 mesi di reclusione ravvisando elementi di colpevolezza di Corallo. Il cuoco modicano morì strangolato. La Corte d’Assise d’Appello oltre alla condanna a 15 anni di carcere ha disposto per Corallo l’interdizione perpetua, la libertà vigilata per 3 anni scontata la pena, la sospensione della responsabilità genitoriale durante l’esecuzione della pena e una provvisionale alle parti civili di 10 mila euro l’una.