Lavoratori Aica, riunione tra il Prefetto Caccamo e i sindacati
Tra i temi affrontanti il pagamento parziale dello stipendio di novembre
Criticità in materia di sicurezza impiantistica e tutela della salute dei lavoratori, il sotto inquadramento dei dipendenti e delle vertenze già consegnate e di quelle che potrebbero arrivare successivamente e di altre questioni contrattuali sono i temi affrontati in riunione in Prefettura dalle organizzazioni sindacali Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil che riguardano l’azienda che gestisce il Servizio Idrico Integrato, alla presenza del Prefetto Salvatore Caccamo, della Presidente del CdA di Aica, del Direttore Generale di Aica, del Presidente del Consiglio dell’Assemblea dei Sindaci di Aica, del Direttore generale dell’Ispettorato del Lavoro e della rappresentante dello Spresal.
Aica ha versato parzialmente lo stipendio di Novembre pari al cinquanta per cento e spera di poter pagare la rimanenza dello stipendio di Novembre entro la fine dell’anno con versamento al 27 Dicembre 2024. L’Azienda ha esposto che ci sono alcune soluzioni attualmente al vaglio del CdA, che prevederebbero comunque a un finanziamento da inserire nella nuova Finanziaria della Regione Sicilia avente un importo paria a 10.000.000 di euro, per risollevare la gestione ordinaria di Aica.
Per tale finanziamento si è reso disponibile il Prefetto a perorare tale causa e assicurarne il buon fine, il quale è stato molto attento anche a quelle che sono le problematiche della sicurezza coinvolgendo l’Ispettorato del Lavoro e lo Spresal in un “reale” controllo della situazione.
L’assemblea dei sindaci afferma di avere a cuore la situazione della Azienda prendendo in carica le proprie responsabilità, nelle due assemblee dei sindaci già svolte, all’ordine del giorno ara la situazione del personale di AICA, oltre che una ricognizione della situazione debitoria dei comuni. L’assemblea dei sindaci pare che sia in linea con quanto affermato dai dirigenti AICA.
Le OO.SS. prendono atto di quanto affermato dalle parti, ma evidenziano che il tempo dell’attesa si è esaurito e qualora entro il 13 gennaio, data di proroga concessa dopo gli ultimi tentativi di conciliazione presso l’Ispettorato Territoriale di Agrigento, non si vedranno progressi concreti, completerà l’azione vertenziale individuale di tutti i lavoratori.