Giudiziaria

La truffa dei falsi invalidi, 5 condanne: assolti tutti i medici

L'inchiesta è scattata dopo la denuncia di un uomo che si vendicò del tradimento della moglie affermando che la donna aveva ottenuto una pensione di invalidità senza averne diritto

Pubblicato 4 ore fa

 La terza sezione penale del tribunale di Palermo, presieduta da Fabrizio La Cascia, ha condannato l’ideatore di una truffa all’Inps e i quattro beneficiari del raggiro. Nell’inchiesta, che ha scoperto alcuni falsi invalidi, erano coinvolti anche alcuni medici che sono stati assolti. Antonino Randazzo, ritenuto la mente della frode, è stato condannato a 8 anni di reclusione per truffa, autoriciclaggio e reimpiego di soldi di provenienza illecita.

Grazia Nolfo ha avuto un anno e 6 mesi per truffa con la sospensione condizionale della pena a condizione che svolga sessanta ore di lavori di pubblica utilità per il comune di Terrasini. Filippo Accardo, Angela Saitta e Giuseppe Sapienza sono stati condannati a 4 mersi ciascuno sempre per truffa, con la sospensione condizionale della pena. E’ stata ordinata la confisca di beni per 440 mila nei confronti di Randazzo e per 146 mila nei confronti di Nolfo. Sono stati assolti Maria Cucchiara, Gaetano Maria Pitarresi, Grazia Lo Iacono, Salvatore Villa, Alessandro Sciabbica, Loredana Sutera, Francesco Arnone, Antonino Galdino, Rosa Polizzi, Pasquale Rodolico, Marianna Monachino, Giuseppe Lo Baido. I medici Lo Iacono, Villa, Rodolico, Sciabbica erano difesi dagli avvocati Vincenzo Pillitteri, Giovanni Di Benedetto, Giuliano Marchese, Mario Mario Monaco e Salvino Caputo.

L’inchiesta è scattata dopo la denuncia di un uomo che si vendicò del tradimento della moglie affermando che la donna aveva ottenuto una pensione di invalidità senza averne diritto. Le indagini sono state condotte dai poliziotti del commissariato di Partinico. Nel corso del processo è emerso che i medici non avessero certificato le patologie inesistenti e che spettava alla commissione dell’Asp valutare le malattie ai fini pensionistici. I sanitari, dunque, sarebbero stati i primi ad essere raggirati, così come l’Asp.

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