Kick boxing

FederKombat, tra i medagliati al campionato italiano di kickboxing l’agrigentino Zambuto

L'atleta si è piazzato a 2' posto nella categoria -84kg Masters specialità kickligth

Pubblicato 2 ore fa

Si è tenuta al Pala Catania l’evento regionale 1’fase regionale del campionato italiano di kickboxing marcato FederKombat; All’evento hanno partecipato 547 atleti provenienti da tutta la Sicilia di tutte le specialità e di età che vanno dagli 11 ai 55 diversi atleti giovani promesse anche qualche titolare della maglia della nazionale italiana che prova a difendere il suo posto.
Tra le discipline: muaythay light, kickligth, light contact e point fighting, tutte discipline diverse per caratteristiche di combattimento ma facente parte del mondo della kickboxing e della Federazione di riferimento Nazionale riconosciuta dal CONI appunto Feder Kombat fsn (federazione sportiva nazionale).
Anche un agrigentino tra i medagliati, Domenico Zambuto che ha ottenuto un piazzamento sul podio, 2′ posto nella categoria -84kg Masters specialità kickligth, sotto la guida del Maestro Sergio Portaro del team Kobra di Palermo e tecnico della nazionale di kickligth.
L’atleta agrigentino partito 22 anni fa da Agrigento per trovare lavoro al nord, da 15 anni pratica l’attività agonistica con grandi risultati, ha deciso di tornare nella sua città per offrire quale atleta e tecnico nella sua qualità di Istruttore un esempio e un insegnamento sportivo e di disciplina.
“Non si tratta di insegnare violenza, e ci sono molti pregiudizi su queste discipline che offrono sfide di formazione non indifferenti in primis autostima coraggio abnegazione, aiutano la crescita e l’integrazione anche tra diverse culture, sessi ed età”, dichiara l’atleta Zambuto. “Che sia praticato amatorialmente o per chi decide in maniera agonistica ha infatti una fascia che comprende dagli 8 ai 55 anni suddivisi in categorie e fasce di peso, ma anche oltre questa età è possibile praticarlo.Genitori e figli, cugini, fratelli e sorelle zii e nipoti, amici è uno sport che si può condividere favorendo anche un miglioramento dei rapporti e consolidando quelli un po’ in bilico, oltre che fornire le basi per la difesa della propria persona e dei propri cari o di quella dei più deboli, con la formazione anche dal punto di vista normativo circa tale contesto“, ha concluso.

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