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Uccide a coltellate la moglie e chiama i carabinieri: vittima e carnefice sono agrigentini 

Si chiama Giovanni Salamone l'uomo che questa mattina all'alba ha accoltellato a morte la moglie Patrizia Russo, insegnante agrigentina

Pubblicato 4 ore fa

Dramma familiare all’alba a Solero, nell’Alessandrino, dove un uomo di 61 anni Giovanni Salamone ha accoltellato a morte la moglie Patrizia Russo di 53 anni uccidendola, e poi ha chiamato lui stesso i carabinieri. La tragedia si e’ consumata questa mattina verso le 5.30. L’uomo, che si e’ consegnato ai carabinieri di Alessandria, chiamati da lui stesso, e’ stato portato via e si troverebbe attualmente al comando provinciale dei carabinieri nel capoluogo.

Nell’abitazione intanto proseguono i rilievi della sezione investigazioni scientifiche dell’Arma, alla presenza dal sostituto procuratore Andrea Tucano. Secondo le informazioni raccolte, marito e moglie erano rientrati ieri sera nel paese alessandrino dove vivono da un anno circa, dalla Sicilia, regione della quale sono originari, in particolare della provincia di Agrigento. Avevano ultimato in Sicilia la raccolta delle olive. I due hanno due figli, che però non vivono con loro: uno abita a Pisa e uno vive all’estero.

Sul posto sono arrivati i carabinieri del comando provinciale di Alessandria, insieme all’equipe del 118, che non ha potuto che constatare il decesso della donna. Era una insegnante di sostegno alle scuole medie ‘Lucio Ferraris’, con sede in paese; la donna due anni fa insegnava a Favara presso l’Istituto comprensivo Andrea Cammileri. Secondo quanto confermato dal comandante della Compagnia dei carabinieri di Alessandria, Maggiore Davide Sessa, l’uccisione di Patrizia Russo da parte del marito Giovanni Salamone, venditore ambulante di abbigliamenti, sarebbe avvenuta prima nella camera da letto dell’abitazione della coppia, in via Cavoli a Solero. La donna, e’ stata colpita con un coltello, ma non ci sono al momento conferme su altri dettagli della dinamica, ne’ sul movente che ha portato al tragico fatto di sangue.

LE DICHIARAZIONI DEL SINDACO DI SORETO

“Questa mattina una terribile notizia ha sconvolto la nostra comunità. Come Sindaco, unitamente a tutta l’Amministrazione Comunale, mi sento di esprimere il dolore, lo sconcerto e anche la rabbia di fronte a episodi di violenza spesso inaspettati e incomprensibili. Situazioni apparentemente normali che improvvisamente si trasformano in orrore. Esprimiamo vicinanza ai famigliari e alle persone di Solero che, più di altri, avevano stretto un legame con le due persone venute ad abitare nel nostro Comune. Un pensiero particolare è rivolto agli studenti e alle insegnanti, colleghe di Patrizia”.

LE DICHIARAZIONI DEL PARROCO MARIO BIANCHI

“Entrambi partecipavano alla messa della domenica. Dalla Sicilia si erano trasferiti qui per il lavoro di Patrizia ed erano rientrati dall’isola proprio in questi giorni. Siamo rimasti tutti senza parole per quanto successo: marito e moglie erano sempre insieme, entrambi cordiali. Nella notte deve essere accaduto qualcosa di incredibile e imprevedibile. A quanto mi risulta poco dopo le 6 i vicini sono stati svegliati dal trambusto e dal movimento dei mezzi di soccorso e dei carabinieri, ma prima non avrebbero sentito rumori sospetti“. Queste le parroco don Mario Bianchi che descrive l’uomo come molto riservato. La donna solare, estroversa, molto credente e apprezzata come professoressa.

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