Tagli ai fondi Asacom, associazioni e famiglie scendono in piazza: “Dignità e diritti per i disabili”
Le associazioni e il Codacons sono stati convocati martedi 15 ottobre dal Sindaco Miccichè per affrontare la tematica
Le associazioni “A modo tuo onlus”, “Camminando insieme” e l’associazione “Asacom”, insieme alle famiglie dei bambini disabili sono scese in piazza Pirandello ai piedi del palazzo comunale per protestare contro la decisione unilaterale della giunta di abbassare del 40% le ore del servizio di assistenza all’autonomia e alla comunicazione.
“Dignità per i nostri i figli. Ogni anno dobbiamo lottare per un diritto, il servizio di assistenza all’autonomia e alla comunicazione non può essere considerato un mero costo, ma rappresenta un diritto ed un valore fondamentali per l’alunno e lo studente con disabilità. Non si può giocare sulla pelle di questi ragazzi”, dice Aurora Cumbo dell’associazione “Camminando insieme”. Fanno eco le parole di due mamme che hanno dichiarato: ” Per noi famiglie, questa figura è importante, perchè rappresenta il ponte di collegamento con la scuola, e conosce il bambino, lo aiuta, e instaura un rapporto con lui. E’ davvero una vergogna”.
Intanto per martedi 15 ottobre alle ore 10:30 il Sindaco di Agrigento Franco Miccichè ha convocato l’associazione “Camminando insieme”, l’associazione “Nuove ali” e il Codacons rappresentato dal responsabile Giuseppe Di Rosa per discutere della tematica in questione. “Questa convocazione rappresenta un passo importante verso una maggiore trasparenza e partecipazione nel dialogo istituzionale. È fondamentale che il confronto si svolga in maniera aperta e costruttiva per garantire i diritti degli studenti più vulnerabili,” ha dichiarato Giuseppe Di Rosa.
Accanto ai genitori anche Ida Carmina, deputato nazionale in quota Cinque stelle. “Mentre si assiste ad un penoso rimbalzo di responsabilità tra Comune e Regione, sulla pelle dei ragazzi fragili, atteggiamento pilatesco che esaspera gli animi. Il problema dei tagli ai servizi Asacom va risolto. E’ inammissibile che si continui a ledere il diritto essenziale all’assistenza ed all’ inclusione dei bambini disabili a cui andrebbe data priorità assoluta. Da troppo tempo aspettano una doverosa stabilizzazione che è stata oggetto di rassicurazioni elettorali da parlamentari di centrodestra, che hanno costruito le loro fortune strumentalizzando gli ASACOM, e ora che sono al governo e potrebbero realizzare quanto promesso hanno “dimenticato” disabili, famiglie e lavoratori. Ed i soldi ci sono. Il Governo Meloni sta spendendo miliardi e miliardi di euro in armi, 1 miliardo di euro per garantire gli evasori fiscali. Può destinare, se vuole, quanto occorre ai diritti dei più fragili. La verità è che diritti essenziali previsti dalla Legge 104/92 devono essere erogati in modo uguale ed uniforme in tutto il territorio italiano e non dipendere dalle finanze o dalle scelte opinabili di Comuni o Regioni. E questo vale anche per Agrigento e per tutta la Sicilia. E con l’autonomia differenziata targata Calderoli/Meloni, la situazione peggiorerà per i ragazzi fragili del Sud.”