“Minacce di morte dopo una partita a dama in carcere”, assolti 4 detenuti
La vicenda risale al 2019 e scaturisce da una relazione di servizio redatta dagli agenti della polizia penitenziaria in servizio al carcere Petrusa
Il fatto non sussiste. Il giudice monocratico del tribunale di Agrigento, Giuseppe Sciarrotta, ha assolto quattro detenuti finiti a processo con l’accusa di minaccia aggravata. La vicenda risale al 2019 e scaturisce da una relazione di servizio redatta dagli agenti della polizia penitenziaria in servizio nel carcere Petrusa. Secondo l’impianto accusatorio, quattro tunisini avrebbero minacciato di morte un connazionale in seguito ad alcuni screzi nati a margine di una partita a dama durante l’ora di socialità.
“Domani ti spacchiamo testa e braccia”. Sarebbero state queste le parole indirizzate al giovane detenuto. Il tribunale ha però scagionato i quattro imputati in accoglimento della richiesta degli avvocati Ninni Giardina e Alessandro Gerardi che avevano sostenuto come fosse altamente improbabile che i tunisini, in un momento di grande agitazione, avessero elaborato minacce di quel tenore in una lingua non propria, cioè l’italiano. Per questo motivo tutti sono stati assolti perchè il fatto non sussiste.