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L’incredibile storia delle renne di Babbo Natale!

Quando si parla di renne natalizie non è possibile non fare un cenno alla più famosa: Rudolph, celebre per il suo naso rosso

Pubblicato 4 ore fa

Quando arriva dicembre, si tende a pensare immediatamente a Babbo Natale e ai doni che porta calandosi giù dal camino. Tuttavia, questo non è l’unico simbolo di questa festa: ci sono anche le sue renne.

Anche le renne, infatti, sono da sempre associate al Natale, principalmente grazie alla tradizione popolare che le vede trainare la slitta di Santa Claus. Ma come è nata la storia delle renne?Perché sono proprio loro a trainare la magica slitta?

In realtà non tutti sanno che ci sono diverse storie che accompagnano proprio le renne di Natale e le hanno rese nel tempo il simbolo delle festività. Vediamo insieme quella più nota.

Le renne originali

Le renne di Babbo Natale devono la loro origine alla famosa poesia del 1823, conosciuta come The Night Before Christmas o A Visit from St. Nicholas. Sebbene la paternità sia tradizionalmente attribuita a Clement Clarke Moore, alcuni storici suggeriscono che potrebbe essere stata scritta da Henry Livingston Jr.

Ad ogni modo, questa poesia ha giocato un ruolo fondamentale nel fissare l’immagine moderna di Babbo Natale e delle sue renne. Nei versi, queste ultime vengono descritte come veloci e agili, capaci di volare attraverso i cieli, e sono così chiamate:

  • Vixen: conosciuta anche come “Freccia”, è una delle renne più particolari della squadra di Babbo Natale. È la gemella di Donato e la sua unicità l’ha resa la prima renna a essere stata scelta per il famoso equipaggio che traina la slitta. A differenza delle altre renne natalizie, infatti, Vixen è dotata di ben due code. Questa particolarità non è solo estetica, ma le conferisce velocità ed eleganza durante il volo;
  • Blixen: noto in Italia come Donato, è una delle renne più affascinanti della squadra di Babbo Natale, grazie al suo splendido mantello dorato scintillante. Un altro tratto unico di Donato è il suo naso sempre gocciolante. In apparenza potrebbe sembrare un piccolo inconveniente, ma in realtà ogni goccia che cade dal suo naso è speciale. Quando le gocce toccano il suolo, si trasformano magicamente in piccoli fiorellini colorati;
  • Cupid: Cupido è la renna più dolce e affettuosa della squadra di Babbo Natale. La sua caratteristica distintiva è una piccola macchia a forma di cuore sul petto, che riflette il suo spirito gentile e amorevole. Proprio per questo, è la renna incaricata di un compito molto speciale: scegliere la letterina del bambino più buono dell’anno;
  • Donder: conosciuta anche come Salterello, è una renna dotata di un’abilità sorprendente, riesce infatti a imitare perfettamente le voci umane. Grazie a questo talento, Donder è in grado di rimproverare i bambini con la voce dei loro genitori, aiutando così Babbo Natale a mantenere un comportamento corretto e rispettoso tra i più piccoli. Fu notata per la prima volta in un bosco, proprio per la sua voce che riecheggiava tra gli alberi;
  • Comet: il cui nome significa “Cometa”, deve il suo appellativo alla scia luminosa che lascia dietro di sé quando vola nel cielo notturno. Infatti, è la più veloce fra le renne natalizie e quando sfreccia tra le stelle, sembra proprio la coda scintillante di una cometa.
  • Dasher: Fulmine è una renna dal carattere audace e protettivo, caratterizzata da denti simili a quelli di un castoro, che utilizza per difendere i regali destinati ai bambini da chiunque tenti di rubarli. Il suo cibo preferito sono le carote, che sgranocchia proprio con i suoi dentoni.

Insieme a loro ci sono Prancer (Donnola), la renna più timida del gruppo di Babbo Natale, che tende ad arrossire se qualcuno la guarda; e Dancer (Ballerina), la renna ballerina che sa tenere ogni ritmo con i suoi zoccoli rosa, che ricordano proprio le scarpette delle danzatrici.

La renna che ha salvato il natale: Rudolph

Quando si parla di renne natalizie non è possibile non fare un cenno alla più famosa. Probabilmente la renna più celebre è Rudolph, celebre per il suo naso rosso.

La leggenda narra che fu proprio lei, grazie al suo particolare naso, a guidare Babbo natale nella notte. Il cielo, secondo la leggenda, era nebbioso e la slitta trainata dalle altre renne non si poteva guidare a causa della scarsissima visibilità.

Fu proprio grazie al naso della giovane renna, che Babbo Natale riuscì a ritrovare la strada e portare in tempo tutti i regali ai più piccoli.

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