Caltanissetta

Caltanissetta, consiglio straordinario e urgente su crisi idrica; Cocina: “bisogna cercare pozzi”

I turni di distribuzione idrica a Caltanissetta hanno oltrepassato anche i 10 giorni e in alcune contrade continua a non arrivare l'acqua da oltre tre mesi

Pubblicato 2 ore fa

Da giorni ormai sotto il palazzo comunale di Caltanissetta un centinaio di persone continua a protestare per l’assenza di acqua. I turni di distribuzione idrica a Caltanissetta hanno oltrepassato anche i 10 giorni e in alcune contrade continua a non arrivare l’acqua da oltre tre mesi. Oggi si è svolto un consiglio comunale straordinario ed urgente, aperto alla cittadinanza, sulla crisi idrica che da settimane sta colpendo la città; assenti il dirigente generale della Protezione Civile Salvatore Cocina e i vertici di Siciliacque che erano stati invitati così come il presidente della Regione Renato Schifani.

“L’aula deve prendere atto che il presidente della Regione Renato Schifani non si è presentato e mi piacerebbe chiedere allo stesso Schifani se ritiene rispettoso nei confronti dei cittadini nisseni non rispondere ad un invito per una problematica così importante come quella dell’emergenza idrica”. Lo ha detto il consigliere comunale di opposizione Roberto Gambino in apertura del consiglio comunale di questa mattina. “Mancano i principali interlocutori ai quali avevamo necessità di porre le domande”, ha detto il consigliere comunale del Paritto Democratico Carlo Vagginelli. Presenti i deputati regionali Michele Mancuso, di Forza Italia e Salvatore Scuvera, di Fratelli d’Italia, il senatore del Movimento 5 Stelle Piero Lorefice e il deputato del Partito Democratico Giuseppe Provenzano, in collegamento on line.

Innanzitutto dobbiamo pensare a come risolvere i problemi nell’immediato per i cittadini. Le cause della crisi idrica sono in parte strutturali in parte dovute alla siccità. In questo momento il problema è il reperimento di acqua sicura, certa e immediata”. Lo ha detto Salvatore Cocina, dirigente generale della protezione civile in Sicilia, intervenuto in collegamento on line al consiglio comunale straordinario sull’emergenza idrica che questa mattina si è tenuto a Caltanissetta. “Purtroppo – ha continuato Cocina – le province di Caltanissetta, Enna e Agrigento dipendono per il 50% dal prelievo degli invasi. La diga Ancipa con le piogge degli ultimi giorni non si è riempita, se non di qualche centimetro e tra l’altro in questo momento non abbiamo speranze di pioggia. La soluzione per mitigare tutto questo è cercare pozzi”. “I sindaci conoscono il territorio – ha affermato Cocina – non lo conosco io. A Caltanissetta la situazione è difficile perché l’acqua è sulfurea, gessosa, quindi acqua non buona. In questo momento i pozzi trovati sono una ventina. Bisognerebbe comunque mettere in pozzi in funzione entro novembre. Nelle more onestamente non vedo altre soluzioni per aumentare la dotazione di acqua. Quindi acceleriamo i lavori. Se occorre un potenziamento delle autobotti lo facciamo. Tutto quello che possiamo mettere in campo lo facciamo e se ci sono proposte immediate che possiamo esaminare sono a disposizione. In questo momento bisogna parlare ai cittadini di prospettive realistiche. Qualcuno chiedeva perché tutte perdite. Perché la rete è vecchia. Si perde il 15% di acqua. Per questo abbiamo dato disposizione a Siciliacque di fare riparazioni programmate”.

E sono pronti a scendere in piazza anche gli studenti che hanno annunciato una manifestazione per domenica 6 ottobre. Il corteo, organizzato dai giovani, partira’ alle 10 dalla piazzetta dei Marinai e si concludera’ alle 11 in piazza Garibaldi, con interventi fino alle 13. 

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