Giudiziaria

Licata, non fu contrabbando di gasolio: dissequestrato impianto di carburante 

Due coniugi di Licata ottengono anche la restituzione dell’impianto di carburante dopo aver incassato l'assoluzione

Pubblicato 2 mesi fa

Sei mesi dopo aver incassato l’assoluzione dall’accusa di aver commercializzato illegalmente quattro milioni di litri di gasolio agricolo, due coniugi di Licata (difesi dall’avvocato Santo Lucia) ottengono anche la restituzione dell’impianto di carburante. Il provvedimento di dissequestro è stato notificato dai militari della Guardia di Finanza.

La vicenda risale allo scorso anno quando, nell’ambito di un’inchiesta della Guardia di Finanza e dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, ai coniugi Carmelo Malfitano e Maria Vicari venne sequestrato oltre un milione di euro tra beni mobili e immobili riconducibili ad una importante azienda di Licata attiva nel settore della commercializzazione dei carburanti. Marito e moglie, secondo l’accusa che però non ha trovato riscontro nel giudizio di primo grado, erano accusati di aver venduto abusivamente gasolio agricolo a terzi che non ne avevano diritto, evadendo Iva e accise normalmente applicate al gasolio per autotrazione venduto nei distributori di benzina.

Sei mesi la sentenza del gup Micaela Raimondo che, oltre ad aver assolto entrambi perchè il fatto non sussiste, ha anche disposto la restituzione dei beni tra i quali 8 conti correnti, 5 conti deposito e titoli, 4 abitazioni, 18 terreni, un’automobile e un motociclo. Oggi arriva anche il dissequestro dell’impianto di carburante. 

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