Criminalità, Agrigento al 93esimo posto nella classifica de “Il Sole 24 Ore”
Il numero maggiore di denunce riguarda i furti, le truffe e frodi informatiche, i danneggiamenti, le minacce e le lesioni colpose.
Agrigento, con le sue 2.569 denunce ogni 100mila abitanti, si piazza al 93esimo posto nella classifica sull’indice di criminalità de Il Sole 24 Ore, a cui il dipartimento di Pubblica sicurezza del ministero dell’Interno ha fornito in esclusiva le statistiche della banca dati interforze che fotografa i delitti commessi e denunciati sul territorio nell’anno precedente, in rapporto con la popolazione residente.
Palermo, al 21esimo posto (su 106), è la prima provincia siciliana che s’incontra nell’Indice della Criminalità 2024; seguita da Catania al 24esimo, Siracusa al 25esimo, Trapani al 46esimo, Ragusa al 55esimo, Caltanissetta al 57esimo, Messina è all’81esimo Enna (al 100 esimo posto) sono in coda alla classifica e quindi tra le più sicure non solo in Sicilia ma in Italia.
Come emerge dai dati, raccolti da Il Sole 24 Ore, nell’Agrigentino il numero maggiore di denunce riguarda i furti, le truffe e frodi informatiche, i danneggiamenti, le minacce e le lesioni colpose.
Le grandi metropoli turistiche Milano, Roma e Firenze si confermano anche quest’anno le peggiori nell’indice della criminalità 2024. Anche la top 10 è, di fatto, popolata da grandi città e mete turistiche. A livello nazionale le denunce sono in aumento per la prima volta dal 2013, con una crescita del 3,8% rispetto al 2022, con particolare aumento dei reati violenti: omicidi, percosse, lesioni e rapine. La maglia nera va a Milano, che si conferma la città con il maggior numero di reati denunciati nel 2023, con oltre 7mila segnalazioni ogni 100mila abitanti nel 2023. In salita Roma con un incremento delle denunce del 16,7% rispetto al 2019 e del +11% rispetto al 2022, con furti e reati predatori a fare da traino (+ 17% i furti e +24% le rapine in pubblica via), ma anche reati connessi agli stupefacenti. Firenze torna sul podio della criminalità, trainata da un aumento delle rapine in strada, cresciute del 56% rispetto al 2022. Il fenomeno sembra legato anche al flusso turistico: le grandi città, meta di milioni di visitatori ogni anno, vedono crescere i reati predatori e violenti.