Palma di Montechiaro

Palma di Montechiaro: dopo tredici anni va via il ‘postino’ innamorato della città: “mi mancherete”

Andrea Parisi era diventato un punto di riferimento per tutti, un po' come accadeva un tempo coi “postini” dei piccoli paesi che, qui, ancora sono visti come un’istituzione

Pubblicato 6 mesi fa

Da poco più di 13 anni, a Palma di Montechiaro, svolazza tra vie e viuzze un simpatico portalettere di Siracusa, Andrea Parisi, che è subito entrato nel cuore di tutti i palmesi. Le difficoltà iniziali nell’imparare i nomi delle vie e le strade da percorrere ma nessuna difficoltà a diventare uno di famiglia. Ogni mattina, con la panda bianca di Poste Italiane, per tutti questi anni ha consegnato raccomandate e pacchi a tutto il paese. Sempre col sorriso stampato in volto ha giocato con i bimbi che incontrava per strada a bordo delle loro biciclette, ha dato consigli, ha aiutato chi ne aveva bisogno ed è diventato un punto di riferimento per tutti, un po’ come accadeva un tempo coi “postini” dei piccoli paesi che, qui, ancora sono visti come un’istituzione.

“Conosco tutta la popolazione, dagli anziani ai più piccoli, conosco le loro abitudini, i loro orari di lavoro, so quando trovarli in casa e quando no, riconosco tutte le automobili dei palmesi e ho consegnato tanti pacchi per strada senza mai arrivare nella loro casa” – dice Parisi – “ho ammirato gli scorci meravigliosi di questo paese, le discese della marina mi hanno regalato tante emozioni e mi hanno fatto innamorare del paese del Gattopardo. Quanta gente mi ha offerto caffè, quanta gente mi ha rinfrescato con dell’acqua fresca nelle giornate più calde e quanta gente, con i loro consigli ha riempito il mio cuore. Palma e i palmesi tutti mi mancheranno e so che gli mancherò anch’io, perché in questi anni ho regalato tanto affetto non soltanto facendo bene il mio lavoro ma anche facendomi conoscere. Ho lasciato la mia Siracusa, la mia famiglia e mio figlio per lavorare in questo posto che all’inizio ha stravolto le mie abitudini e mi ha fatto sentire molto la mancanza di casa ma poi con il tempo ha arricchito la mia vita. Adesso che vado via, voglio ringraziare tutte le persone che mi hanno fatto sentire a casa e sono sicuro che qui troverò sempre le porte aperte”

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