“La lettura non isola” al via il progetto culturale tra ragazzi isole minori e terraferma
I primi a partire dall’anno scolastico 2024-2025 saranno gli Istituti di Linosa (AG), “Jona” di Asti, “Santa Lucia” di Lipari (ME) e "Fabrizio De Andrè" di Santo Stefano Magra (SP).
Creare momenti di confronto e interazione sociale tra giovani studenti delle isole minori e della terraferma per condividere e conoscere come si vive la quotidianità nelle diverse zone d’Italia. Stimolare l’interesse per la letteratura e acquisire nuove competenze di lettura e di scrittura al fine di poter esprimere se stessi, le proprie idee sul mondo, i propri sogni.
Sono le finalità del progetto “La lettura non isola” di Fondazione Sanlorenzo per creare un ponte culturale tra scuole e ragazzi di isole minori e terraferma, attraverso gemellaggi, laboratori di scrittura, percorsi di formazione e altre iniziative volte a potenziare l’offerta formativa degli studenti che affrontano il loro percorso scolastico nelle isole minori italiane, ovvero quelle 60 isole abitate dei 35 comuni appartenenti all’Ancim, l’Associazione Nazionale dei Comuni delle Isole Minori.
Sono infatti numerose le difficoltà che gli abitanti delle isole minori devono affrontare ogni giorno e tra queste vi sono quelle legate al mondo della scuola. Per questo motivo la Fondazione Sanlorenzo, nata nel 2021 per volontà dell’imprenditore nautico Massimo Perotti e dei figli Cecilia e Cesare, ha deciso di sviluppare una formula progettuale che sia ripetibile nei diversi contesti isolani, per colmare quel distacco geografico che separa le isole minori dalla terraferma, attraverso azioni e iniziative che intendono abbattere le difficoltà di chi vive sulle isole, creare un impatto positivo per queste comunità, migliorare la loro qualità di vita e offrire ai giovani le migliori risorse per costruire un futuro più sostenibile.
L’idea da cui muove il progetto – che risponde agli obiettivi 4 e 10 dell’Agenda 2030 dell’ONU, ossia promuovere un’istruzione di qualità e ridurre le disuguaglianze – è di creare un percorso laboratoriale di scrittura che metta in contatto e a confronto una classe isolana ed una del continente, con la volontà di indagare tramite la parola scritta le differenze e le similitudini che vi sono tra i giovani che vivono in contesti italiani così diversi.
“La lettura non isola” si struttura in un ciclo di lezioni e di laboratori di scrittura che partiranno con l’anno scolastico 2024/2025 e si svolgeranno contemporaneamente in scuole medie isolane e della terraferma tra loro gemellate. Al fine di dare vita a una piena interazione tra le diverse classi sarà richiesta agli studenti la pubblicazione degli elaborati su una piattaforma online, creata specificatamente per questo scopo, dove potranno confrontarsi direttamente ediscutere sulle tematiche trattate in classe.Il confronto sarà sollecitato e monitorato dalla docentedi scritture creativa che seguirà il corso durante tutto l’anno. Alla lezione conclusiva si annuncerà l’apertura di un concorso letterario e a tutti sarà richiesto di produrre un testo su un tema specifico, che verrà sottoposto al giudizio di una giuria selezionata che decreterà il racconto vincitore per ognuna delle due classi gemellate.
A partire da settembre 2024 il progetto coinvolgerà gli Istituti “Luigi Pirandello” di Linosa (AG), “Jona” di Asti, “Santa Lucia” di Lipari (ME) e “Fabrizio De Andrè” di Santo Stefano Magra (SP).
“È importante che i giovani siano incentivati a leggere ma anche a scrivere, poiché queste attività permettono loro di esplorare il proprio io interiore, superare i confini della propria realtà e sognare nuovi orizzonti. In un’epoca in cui la tecnologia e i social network dominano la scena è importante non dimenticare il potere trasformativo della parola scritta e letta quale strumento attraverso il quale i ragazzi possono scoprire nuovi interessi, sviluppare creatività e imparare a comunicare in modo efficace. Fondazione Sanlorenzo considera essenziale investire nella cultura e nella formazione proprio per supportare i giovani nel coltivare le loro passioni e consentire loro di immaginare ogni futuro possibile. Il progetto rappresenta quindi una prova concreta di questo impegno grazie a momenti di confronto, condivisione e interazione sociale tra studenti delle isole e della terraferma per far conoscere come si svolgono la vita e le lezioni a scuola su un’isola, ma anche per permettere ai piccoli isolani di sviluppare rapporti di amicizia con i propri coetanei, oltre che ampliare l’offerta didattica”.