Agrigento, il Cartello Sociale incontra il commissario dell’Asp
Sono stati affrontati non solo le diverse carenze dell’Ospedale di Agrigento ma anche quelle degli altri 4 ospedali provinciali.
Proficuo e cordiale primo incontro del Cartello Sociale con il neo Commissario straordinario dell’ASP di Agrigento. Oggi i rappresentanti CGIL CISL UIL Alfonso Buscemi , Paolo Ottaviano e Gero Acquisto con il direttore dell’ Ufficio Diocesano di Pastorale Sociale don Mario Sorce hanno incontrato il neo commissario straordinario dell’ASP di Agrigento dott. Giuseppe Capodieci. Presente alla riunione anche il direttore del dipartimento cure primarie dott. Ercole Marchica. Il Cartello Sociale prioritariamente ha espresso il proprio apprezzamento per la celerità dell’incontro, a breve distanza dall’insediamento, che mostra una notevole sensibilità verso le problematiche sanitarie del territorio.Durante l’incontro i rappresentanti del Cartello Sociale hanno riportato un elenco non esaustivo di quelli che sono i problemi della sanità ospedaliera più volte evidenziati e che hanno portato anche ad una manifestazione molto partecipata dalla cittadinanza.Sono stati affrontati non solo le diverse carenze dell’Ospedale di Agrigento ma anche quelle degli altri 4 ospedali provinciali.Il Commissario rassicurando i presenti sulla propria continua attenzione sulle tematiche rappresentate, ha comunicato le proprie prossime iniziative per garantire un miglioramento dei servizi sanitari, comunicando che ha già preso contatti con le strutture hub di neurologia della Sicilia per attivare nel più breve tempo possibile una rete ictus che essendo una patologia tempo dipendente necessita di una diagnostica dirimente rapida al fine di consentire un rapido trasferimento, nei casi di ictus ischemico, presso le strutture ospedaliere che possono porre in essere le procedure di sostruttive delle ischemie, consentendo così una completa guarigione senza, o con una minore incidenza, dei deficit residui alle ischemie cerebrale. A tal proposito ha comunicato il prossimo acquisto di un supporto di intelligenza artificiale che consentirà un congruo aiuto allo specialista locale per disporre di diagnosi con una riduzione della tempistica. Ha comunicato, inoltre, di avere dato input agli uffici preposti per completare nell’immediato le procedure relative all’assunzione dei medici che hanno superato le prove selettive concorsuali con l’assunzione degli stessi, in modo da dare il necessario rinforzo ai medici dipendenti nei vari reparti. Ha dato, altresì, precise indicazioni agli uffici delle risorse umane per l’immediata applicazione del nuovo contratto di lavoro.Ha rappresentato infine che nell’ambito delle disposizioni per l’applicazione del DM 77(riorganizzazione della rete assistenziale territoriale) è prevista l’attivazione di 4 centrali operative che consentiranno il monitoraggio continuo dei tempi di attivazione e della corretta realizzazione dell’assistenza domiciliare, dei ricoveri in RSA ecc, nonché l’attivazione su tutta la provincia di 19 case della comunità di cui 8 (almeno una per distretto sanitario) dotate di nuove apparecchiature elettromedicali diagnostiche che consentiranno una riduzione degli accessi al Pronto soccorso, oltre ad 11 case spoke dove opereranno oltre ai servizi burocratico- assistenziali anche personale sanitario, sarà anche dato forte impulso alla telemedicina, ed in aggiunta si attiveranno 3 ospedali di comunità, strutture intermedie che accoglieranno i pazienti che dimessi dall’ospedale necessitano di un ulteriore periodo di assistenza infermieristica o di pazienti cronici che dal proprio domicilio a seguito di uno scompenso temporaneo della malattia necessitano di assistenza infermieristica per brevi periodi. Le strutture saranno tutte attive entro il 2026, ma il Commissario ha assicurato di avere preso un impegno con l’assessorato regionale alla salute e con l’AGENAS perchè entro il mese di giugno saranno attive le 4 centrali operative, inoltre entro il 31 dicembre 2024, saranno attivati una casa della comunità nella città di Agrigento nell’ex ospedale di via Giovanni XXIII, ed un ospedale di comunità in un altro comune della provincia. Al termine dell’incontro si è condivisa l’esigenza di rivedersi a breve per fare il punto della situazione.