Mafia

Borsellino, l’indagine sull’agenda rossa entra nel processo: saranno sentiti anche due pentiti

La Corte di Appello ha disposto la riapertura dell'istruttoria dibattimentale e l'esame dei collaboratori di giustizia Vito Galatolo e Francesco Onorato

Pubblicato 1 anno fa

La Corte d’Appello di Caltanissetta presieduta da Giovanbattista Tona, nel corso dell’udienza di oggi pomeriggio del processo sul depistaggio delle indagini della strage di via D’Amelio, ha disposto la riapertura dell’istruttoria dibattimentale e l’esame dei collaboratori di giustizia Vito Galatolo e Francesco Onorato e del testimone Gioacchino Genchi “in considerazione delle osservazioni svolte dalla procura della Repubblica nell’atto d’appello a proposito dell’erronea valutazione data dal tribunale di primo grado sulle dichiarazioni dei due pentiti”. Sulle altre richieste della procura, delle parti civili e della difesa degli imputati la corte si è riservata. La prossima udienza è fissata per il 9 gennaio alle 15.30 al Palazzo di Giustizia.

La discovery sull’agenda rossa del giudice Paolo Borsellino verra’ resa nota alla Corte d’appello di Caltanissetta nei prossimi mesi, quando la procura nissena rendera’ noti gli elementi acquisiti nell’ambito di un’altra indagine. Per la procura generale gli elementi che si stanno acquisendo sono importanti. Lo ha comunicato il pg Maurizio Bonaccorso al processo sul depistaggio per la strage di via D’Amelio che vede imputati i poliziotti Mario Bo, Fabrizio Mattei e Michele Ribaudo. La Corte d’appello, presieduta da Giovambattista Tona, con un’ordinanza ha rigettato la richiesta della difesa di incompetenza territoriale, e ha anche detto no all’esclusione del Ministero dell’Interno dalla richiesta del risarcimento dei danni. Con la relazione del presidente della Corte ufficialmente entra nel vivo il dibattimento d’appello per il processo cosiddetto depistaggio.

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