Nobel per la Pace a Lampedusa, Mannino: “serve una legge che ci riconosce comune di frontiera”
La nota del Sindaco delle Pelagie a margine dell’intervento del ministro Piantedosi
“Ben venga il premio Nobel per la pace ma l’isola di Lampedusa ha bisogno soprattutto di azioni concrete”. Così il sindaco dell’isola Filippo Mannino commenta con l’Adnkronos le parole del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi secondo cui “Lampedusa meriterebbe il Nobel per la Pace”. “Finalmente anche le istituzioni stanno capendo quello che l’isola sta attraversando da decenni – sottolinea Mannino – In Italia dal primo gennaio abbiamo avuto 83mila arrivi e di questi il 60% è passato per Lampedusa”. Al governo, il primo cittadino, che ringrazia ministero e prefettura per quanto fatto, chiede di “impegnarsi oltre che per il Nobel per una legge speciale che riconosca Lampedusa come Comune di frontiera con i conseguenti benefici e aiuti”. “Muoviamoci su cose concrete e passiamo ai fatti – dice Mannino – Ci era stata promessa una nave dedicata al trasporto dei migranti che faccia da spola tra Lampedusa e la terraferma, ma ancora oggi non la vediamo. Ieri tre navi sono salpate con 1800 migranti e oggi altre 700/800 persone sono in partenza ma è come svuotare il mare con un cucchiaino. Ci sono dei numeri che sono triplicati rispetto agli anni passati”. “Credo – conclude – che Lampedusa meriti un riconoscimento che vada oltre il Premio Nobel, per tutto quello che sta facendo e per le conseguenze che quella che oggi viene definita ‘emergenza’ sta avendo sull’isola sia in termini di immagine che di turismo. Tanta gente rinuncia a venire a Lampedusa perché teme di trovarsi in un territorio non sicuro”.